Molto più che un cavallo, un campione senza eguali. È il racconto di Io sono Varenne, il figlio del vento, un film che ripercorre la vita di un campione e i suoi successi, raccontato in prima persona dalla voce dell’attore e doppiatore Luca Ward.
Il fruscìo delle foglie mosse dal vento, il rumore in lontananza dello scalpitìo di un cavallo e una voce profonda ti proietta nel mondo di un campione, dell’unico cavallo capace di conquistare non solo l’Italia, ma il mondo intero: è questa la scena iniziale del cortometraggio presentato da Epiqa alla Casa del Cinema di Roma: una produzione esclusiva dell’emittente televisiva del Masaf, visibile sul canale 151 del digitale terrestre, sulle piattaforme di Sky canale 220 e su quella di tivùsat al canale 51.
“Questo speciale su Varenne è la prima produzione originale televisiva di Equtv – ha commentato Eugenio De Paoli, Responsabile Operation e Prodotto di Epiqa e autore del documentario (con il curatore Luca Protettì) – e vuole porsi come esempio di valorizzazione non solo del canale EQU TV e di tutte le professionalità che lavorano per l’emittente tv, ma anche del patrimonio dell’ippica. Vorrei ringraziare Varenne Futurityed Enzo Giordano per la preziosa collaborazione, senza la quale questo progetto non avrebbe potuto vedere la luce. Un ringraziamento speciale anche a Luca Ward, che con la professionalità che lo contraddistingue, ha dato “voce” in maniera magistrale a quelli che ho immaginato essere i pensieri di Varenne”.
Dal mantello Baio, color scuro-tabacco, con la caratteristica macchia bianca tra gli occhi, nel corso della sua carriera Varenne è stato soprannominato ‘il capitano’, entrando di diritto nel cuore di tutti gli appassionati delle competizioni equestri e non solo. Un punto di vista inedito, quello del campione Varenne che, grazie alla voce di Ward, racconta dei suoi successi e delle sue cadute, dalla sua prima corsa a Bologna, il 4 aprile del 1998, quando ruppe di galoppo e fu squalificato, fino alla stagione 2001, quella della consacrazione a dominatore del trotto mondiale.
Un viaggio poetico nel passato, grazie alle telecronache delle sue imprese, e nel presente, quello della sua residenza attuale, presso la ‘Tenuta il Cigno‘, nel paese di Villanterio, in provincia di Pavia, accudito come sempre dalla sua lad Daniela Zilli, dove sono state girate le riprese del documentario.
La storia di Varenne è stata realizzata grazie alle riprese e all’archivio storico di Equtv e sarà trasmessa sull’emittente televisiva in anteprima lunedì 26 febbraio alle ore 21.00 e, in replica allo stesso orario, il 19 di marzo, il 19 aprile e il 19maggio, quando ricorrerà il suo ventinovesimo anno di nascita.
“È un documentario fatto benissimo, è emozionante. Io mi ricordo tutto alla perfezione, minuto per minuto, metro per metro. Ha fatto – anzi abbiamo fatto, perché io ero sempre secondo, dietro a lui -la storia di un grande campione italiano, un prodotto italiano. Quando siamo stati in America tutti lo volevano, ma il proprietario Enzo Giordano mi disse: ‘io il cavallo lo riporto a casa perché è un patrimonio italiano’”, ha raccontato lo storico driver di Varenne Giampaolo Minnucci dopo la proiezione del film. “Il cavallo è un animale abitudinario, ma Varenne ha un cervello differente dagli altri cavalli. Si è sempre allenato in un modo normalissimo e quando doveva fare sul serio lo ha sempre fatto”.
Luca Ward, da oggi uffcialmente la voce di Varenne, ha invece sottolineato: “la cosa straordinaria è che di solito sono chiamato a raccontare storie di uomini, attori, ma mai di un cavallo che tra l’altro io ho seguito negli anni, me lo ricordo benissimo. Varenne è stato un mito e quando mi hanno chiamato pensavo di andare a fare il solito documentario, ma farlo parlare in prima persona, mi ha fatto trasportare dai ricordi che mi ha dato questo animale meraviglioso. Qui è un fatto di testa, non di genetica”.
“È stato un lavoro corale di tutta la produzione di Epiqa, per celebrare una eccellenza del patrimonio italiano. Sono orgogliosa dl risultato finale”, lo ha detto Maria Chiara Polzelli, ad di Epiqa.
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