“Io e te” e la critica straniera

CANNES – Si divide la stampa straniera sul nuovo film di Bernardo Bertolucci Io e te, arrivato fuori concorso a Cannes dopo quasi 10 anni di inattività del regista, e 30 che non girava una pellicola in italiano. Hollywood Reporter attacca: “La perla musicale Ragazzo solo, ragazza sola di David Bowie, tristemente, è tra i piaceri più tangibili dell’opaco sguardo di Bernardo Bertolucci sui tumulti della giovinezza”. Ed è durissimo quando dice che “Molte banalità vengono spacciate qui per pensieri profondi. Questo e gli attori in qualche modo impacciati rendono difficile affezionarsi ai personaggi”. Ma “Bertolucci rimane un elegante artigiano”, chiosa il giornale di Hollywood.

Variety se la prende con la scarsa spontaneità dei giovani attori e sottolinea come “Io e te sembra un tentativo di mostrare come l’età, l’infermità e tre decenni di lontananza dal suo cinema in italiano non abbiano intaccato la capacità del regista di catturare le bramosie sensuali dell’adolescenza. Ma questo esile assedio è convincente solo a metà, e ancor meno coinvolgente, con il 14enne Lorenzo e la sua giovane adulta sorellastra che abbracciano la ‘claustrofilia’ di una settimana passata a nascondersi dal mondo crudele. Il nome del regista dovrebbe attirare un pubblico modesto in giro per il mondo”.

Il Guardian è più che positivo, gli dà tre stelle su cinque e scrive che “l’arguto, potente piccolo film di Bertolucci mostrato a Cannes dimostra che lui è ancora una forza con cui fare i conti”.

Indiewire si dichiara contento che Bertolucci “abbia riacquisito energia e sia tornato a fare film, anche se purtroppo Io e te sarà ricordato come niente di più che un discreto sforzo. Un film debole e tiepido sulla dipendenza dalle droghe e sui rapporti tra genitori e figli, fratelli e sorelle”.

Per Thomas Sotinel, Le Monde: “Bernardo Bertolucci ritrovato: Bertolucci non ha più bisogno di scandalizzare… al contrario: tratta la storia con una delicatezza che le dà una maggiore profondità& In Io e te una freschezza inattesa”.