‘Inventa un Film’, al via il Festival Internazionale dedicato ai nuovi talenti

In programma dal 31 luglio al 4 agosto a Lenola (LT) la 26ma edizione. Tutti italiani i 9 lungometraggi in concorso nella sezione “Oro Invisibile”, 5 di finzione e 4 documentari


Il Festival Internazionale Inventa un Film compie 26 anni e torna a Lenola, in provincia di Latina, dal 31 luglio al 4 agosto 2024.

Nel corso della serata inaugurale del 31 luglio, all’Anfiteatro Comunale Marino De Filippis, verrà proiettato come evento speciale, fuori concorso, il cortometraggio Fiabexit girato integralmente a Lenola, da un soggetto e sceneggiatura di Ermete Labbadia e diretto da JAB (Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga, vincitori del premio per la miglior regia all’edizione 2021 di Inventa un Film); il direttore della fotografia è Daniele Trani, per ben tre volte vincitore del premio come miglior fotografia al festival di Lenola.

La selezione che storicamente ha maggior risalto nella programmazione del festival è quella dei Cortometraggi di Autori Italiani, in cui troviamo, anche quest’anno, opere e autori che si sono già affermati in questi ultimi mesi in prestigiosi premi e festival internazionali, e, come è tradizione del festival, anche lavori inediti o poco selezionati da altre manifestazioni festivaliere, a testimoniare l’attenzione da sempre mostrata da Inventa un Film nella ricerca e nella valorizzazione di nuovi talenti. Molti i registi passati che hanno avuto un trampolino di lancio passando da questa sezione per poi si affermarsi a livello nazionale e internazionale. Tra questi: Matteo Rovere, Edoardo De Angelis, Sydney Sibilia, Gabriele Mainetti, Susanna Nicchiarelli, Claudio Noce, Laura Bispuri, Edoardo Leo, Pippo Mezzapesa, Ciro D’Emilio, Fabio Mollo e tanti altri.

Confermate anche le sezioni storiche del festival: Lungometraggi “Oro invisibile”, dedicata a opere italiane quasi invisibili nelle sale cinematografiche. Quest’anno la sezione sarà composta da nove lungometraggi. Tutti italiani i 9 lungometraggi in concorso nella sezione “Oro Invisibile”, 5 di finzione e 4 documentari.

I film di finzione

Il mio posto è qui di Daniela Porto e Cristiano Bortone. Ispirato all’omonimo romanzo della stessa Porto, edito da Sperling & Kupfer (Mondadori), ambientato all’indomani della fine della Seconda Guerra mondiale. Una storia di amicizia e di emancipazione in un tempo e un luogo dominati ancora da una radicata cultura patriarcale. Nel cast Ludovica Martino e Marco Leonardi.

La seconda vita di Vito Palmieri. Poco più che trentenne, Anna (Marianna Fontana) ha già pagato per il reato che ha compiuto poco più che adolescente, ma il giudizio vive al di là della sentenza, sia nei suoi occhi, sia in quelli della gente. Il film è stato realizzato con il coinvolgimento della Casa Circondariale Dozza/Rocco d’Amato di Bologna e della Compagnia della Fortezza della Casa di Reclusione di Volterra, per l’inclusione di persone in stato di detenzione nella lavorazione dell’opera e nelle sue strategie di distribuzione.

Doppio passo di Lorenzo Borghini. Un vortice di eventi che metterà in crisi le certezze e il rigore morale di un uomo. Il film ha ottenuto una candidatura ai Nastri d’Argento. Claudio (Giulio Beranek) è lo storico capitano della Carrarese Calcio, un trascinatore, sia nella vita calcistica che in quella familiare. Tutto sembra andare per il meglio fin quando Claudio sarà trascinato in un vortice di eventi che metterà in crisi le sue certezze e il suo stesso rigore morale.

La lunga corsa di Andrea Magnani è “una fiaba stralunata che spiazza, diverte e tocca un tema delicato: l’infanzia in carcere”. Per il giovane Giacinto il carcere è come una casa. O meglio, il carcere è stato da sempre la sua unica casa, dal momento che in carcere ci è nato ed ha trascorso buona parte della sua vita, in compagnia della madre.

Global Harmony di Fabio Massa. Film pluripremiato, vede protagonista Richard Foster, il fondatore della “Global Harmony Foundation” con sede a New York, con la quale lotta costantemente per la salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo, per una cooperazione globale e per una visione di un mondo basata sulle pari opportunità.

I documentari

Bangarang di Giulio Mastromauro I bambini sanno essere chiassosi, spensierati, giocosi, inconsapevoli, violenti. Anche a Taranto, una città industriale del Sud Italia che ospita dagli anni Sessanta la più grande acciaieria in Europa. Osservandone i gesti e ascoltandone le emozioni, entriamo nel mondo dell’infanzia e allo stesso tempo ci immergiamo nel presente di questo territorio, teatro di uno dei più gravi disastri sanitari e ambientali della storia italiana ed europea. Bangarang è una parola giamaicana e significa tumulto, disordine, caos.

After the bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano. Dopo il ponte ci sono i giorni di Valeria Collina senza suo figlio Youssef, ucciso dalla polizia in quanto autore dell’attentato jihadista sul London Bridge nel 2017.

Made in dreams – L’italiano che ha costruito l’America di Valentina Signorelli e Cecilia Zoppelletto racconta l’incredibile storia di Amadeo Peter Giannini, l’uomo che ha rivoluzionato il mondo della finanza elargendo prestiti a immigrati e alle comunità marginalizzate durante le peggiori crisi economiche di tutti i tempi. Dopo il terremoto di San Francisco nel 1906 e il crollo di Wall Street nel 1929.

Una risata ci salverà di Michelangelo Gregori. Un viaggio che esplora l’intersezione tra satira e religioni e che grazie ad interviste ad esponenti della cultura, dello spettacolo e della comicità riflette sul ruolo dell’umorismo nella fede e nella spiritualità.

Il festival presenta inoltre altre importanti sezioni:

La sezione Animazione Internazionale che vede coinvolte ben venti opere, la sezione Scuola e Giovanissimi con argomenti che stimolano in modo trasversale alla riflessione, quella dei Minidoc dedicata alle opere documentarie di durata non superiore ai dieci minuti, poi La finestra sociale con due categorie: tema libero e tema Disabilità – oltre gli stereotipi” organizzato in collaborazione con l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) del Sud Pontino. Si aggiungono: il Premio Migrantes Comune di Lenola, il Premio CineMigrare in collaborazione con l’omonimo festival, la sezione Cortometraggi Autori Stranieri, la sezione Anteprime e la sezione dedicata ai Videoclip Musicali.

Tra i tanti giurati e ospiti professionisti del settore cinematografico che saranno presenti troviamo i produttori Simone Isola, Salvatore Lizzio e Mauro Valentini, i registi Paolo Mannarino e Luigi Pane, le attrici Azzurra Martino, Mariasole Di Maio, Valeria Di Pace, Marina Savino e Alessandra Masi, il giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli e la casting director Ornella Morsilli.

L’illustrazione del festival Inventa un Film, ideato e diretto da Ermete Labbadia,  è realizzata dal 2018 da Nico Bonomolo, vincitore del David di Donatello come miglior cortometraggio nel 2022 con l’animazione “Maestrale”.

Tra i premi della sezione lungometraggi il Premio della Critica SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) che sarà assegnato da una giuria formata da tre critici cinematografici SNCCI, in base al protocollo siglato tra SNCCI e AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema) di cui Inventa un Film fa parte.

In questa edizione 2024 di Inventa un Film Lenola saranno consegnati i premi speciali Sei premi in cerca d’autore, Cinema è donna e il Premio festival italiano Originalità e Innovazione, nei quali verranno premiati, tra gli altri, il Social World Film Festival e Corto Dorico di Ancona. (gp)

 

 

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24 Luglio 2024

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