La donna con la macchina da presa: icona del cinema giapponese, otto film da attrice con Yasujirō Ozu e quindici con Kenji Mizoguchi, per citare i maestri più noti in Occidente, Kinuy Tanaka nel 1953 rompe la barriera che voleva le donne solo davanti alla macchina da presa. Gira il suo primo film, conosciuto con il titolo internazionale Love Letter. Ne seguiranno altri cinque.
Ora i sei film diretti da Kinuy Tanaka vengono riscoperti dalla Cineteca di Bologna che propone da domani, venerdì 11 marzo, al Cinema Lumière una retrospettiva integrale per scoprire l’opera di una delle figure chiave di una cinematografia di grande tradizione come quella giapponese, autrice troppo a lungo dimenticata capace di incarnare i cambiamenti socio-politici e culturali della società nipponica, offrendo un’opportunità unica per esaminare le intersezioni tra l’autorialità femminile, la rappresentazione e i discorsi di genere nel Giappone moderno.
Vera perla da Cinema Ritrovato, l’Integrale Kinuyo Tanaka si inaugurerà appunto venerdì 11 marzo alle ore 18 al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini) con il film del 1955 The Eternal Breasts.
Tre film saranno proposti ai detenuti di Rebibbia: Race for Glory - Audi vs Lancia di Stefano Mordini, C'è ancora domani di Paola Cortellesi ed Enea di Pietro Castellitto
L'evento organizzato da AAMOD, articolato in una rassegna cinematografica e una giornata di studio, si terrà dal 14 al 16 novembre
Al film vincitore va il premio del pubblico Italian Screens, nato dalla collaborazione con Cinecittà, e assegnato sulla base dei voti espressi dagli spettatori
Lunedì 14 ottobre, ospite della rassegna milanese, la regista presenterà il film co-prodotto e distribuito da Luce Cinecittà