Incontro ‘Cinema e diritti Lgbt’ l’8 settembre

All'Italian Pavilion durante l’incontro sono previste la proiezione di un estratto del documentario Prima di tutto di Marco Simon Puccioni e una lettura di Valentina Carnelutti


L’8 settembre, ore 10.30, all’Italian Pavilion-Hotel  Excelsior “Cinema e diritti Lgbt”. Il quadro dei diritti Lgbt nel mondo è ancora un ritratto con luci e ombre, ma che ruolo ha avuto, ha e può avere, il cinema per far avanzare i diritti delle persone omosessuali, ridurre le discriminazioni e contrastare l’omofobia?
Una domanda vecchia, ma sempre attuale, quanto la narrazione cinematografica e televisiva può cambiare l’atteggiamento della società verso una categoria di persone, quanto un film o una serie possono mutare la percezione e quindi l’accettazione dell’altro omosessuale?
Durante l’incontro sono previste la proiezione di un estratto del documentario Prima di tutto di Marco Simon Puccioni e una lettura di Valentina Carnelutti tratto dal “Diario di viaggio” di Marco Simon Puccioni. Intervengono; Marilena Grassadonia, presidente Famiglie Arcobaleno, Monica Cirinnà, senatrice e relatrice della legge sulle Unioni Civili, Nichi Vendola, presidente di Sel e Ed Testa, Marco Simon Puccioni, regista e autore del documentario Prima di tutto, Giampietro Preziosa, produttore Cinzia Masotina, Associazione 100autori Gianluca Mech, imprenditore.

06 Settembre 2016

Venezia 73

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Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

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Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

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Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

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Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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