La 21ma edizione di Sguardi Altrove Film Festival (28 febbraio/23 marzo) dedica un omaggio all’attrice e regista Valeria Golino, con un’antologia di titoli della sua carriera, a cominciare dal suo esordio da regista nel lungometraggio, Miele, a Respiro, Le acrobate, Giulia non esce la sera, Armandino e il madre, La guerra di Mario, L’uomo nero, Caos calmo. Madrina del festival sarà Sabina Ciuffini, ex valletta di Mike Bongiorno, ora autrice del progetto Unaqualunque.it portale tutto dedicato alle donne.
La rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile si articola in due aree tematiche: Il Cinema (lungometraggi, corti, e documentari) dal 13 al 23 marzo allo Spazio Oberdan e al Cinema Beltrade e Tasselli D’arte-Oltre il cinema (mostre fotografiche, installazioni, proiezioni e workshop), dall’1 al 23 marzo presso la Triennale di Milano.
L’area Cinema presenta oltre 80 opere, tra cui 24 anteprime italiane e 13 anteprime assolute, in tre sezioni competitive aperte esclusivamente ai film a regia femminile.
Otto titoli del concorso internazionale lungometraggi ‘Nuovi Sguardi’ inaugurato da In viaggio con Cecilia, film on the road attraverso la Puglia di oggi realizzato da Cecilia Mangini, prima e più importante documentarista italiana del dopoguerra, insieme a Mariangela Barbanente, entrambe presenti alla proiezione. In programma l’anteprima italiana di The Summer of the Flying Fish della documentarista cilena Marcela Said che racconta attraverso la metafora della “salvezza dei pesci volanti’ l’annoso conflitto tra i nativi Mapauche e i bianchi discendenti dagli antichi europei.
Il concorso internazionale documentari ‘Le donne raccontano’ propone 9 opere tra cui spiccano: l’anteprima assoluta di A la rencontre d’un pays perdu della regista e giornalista palestinese Maryse Gargour (presente al festival), una storia che mostra la complessità e la dinamicità dell’antica città di Jaffa; Dal profondo di Valentina Zucco Pedicini, film vincitore del Premio Solinas 2011 e Miglior Documentario italiano all’ultimo Festival di Roma, che racconta l’esperienza dei minatori della Carbosulcis attraverso gli occhi della minatrice Patrizia Saias; El lugar de las fresas della spagnola Maite Vitoria Daneris, che racconta una storia ambientata nel mercato all’aperto più grande di Europa, Porta Palazzo, a Torino; e Il sogno di Ludovico di Annamaria Gallone sul terremoto che distrusse Gibellina e l’utopia della sua ricostruzione.
Il concorso cortometraggi italiani ‘Sguardi (s)confinati’ presenta tra i 16 titoli 3 film brevi italiani: Un uccello molto serio di Lorenza Indovina, tratto dall’omonimo racconto di Niccolò Ammaniti; Fratelli minori di Carmen Giardina, uno sguardo sul passato pesante dell’Italia degli anni ’70; e Recuiem di Valentina Carnelutti, attrice qui alle prese con una storia intima sulla sua famiglia, nel cast anche il cantante Francesco Tricarico.
Fuori concorso, nella sezione Sguardi incrociati, dedicata al nuovo cinema italiano, troviamo Non lo so ancora esordio di Fabiana Sargentini scritto dalla stessa regista con Carlo Pizzati e il critico cinematografico Morando Morandini, che narra la storia del breve incontro tra una giovane donna (Donatella Finocchiaro) e un signore ottantenne (Giulio Brogi); Col fiato sospeso di Costanza Quatriglio con Alba Rohrwacher; I fantasmi di San Berillo di Edoardo Morabito con la voce narrante di Donatella Finocchiaro, premiato all’ultimo Torino Film Festival; e Il pane a vita di Stefano Collizzolli, che descrive cosa accade nella vita di tre donne, tre ex operaie, quando chiudono i cancelli della fabbrica.
La selezione internazionale di documentari sui temi dei diritti umani e dei conflitti dimenticati nel mondo propone il Focus: ‘Fuori Luogo: dispacci dal Medio Oriente’ e il Focus: ‘Mutilazioni genitali femminili, un problema culturale?’. Tra i titoli sella sezione Diritti umani, si segnala Container 158, un lavoro di Stefano Liberti e Enrico Parenti, che riporta la vita quotidiana nel campo di via Salone, dove il Comune di Roma ha isolato più di 1000 cittadini Rom; l’anteprima mondiale di Çapulcu: voci da Gezi, film collettivo di Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Duccio Servi e Stefano Zoja, che mostra l’occupazione pacifica di Gezi Park in Turchia; e The heart of a murder, documentario di Catherine McGilvray.
Il Focus Grecia-Crisis And Rebirth propone 11 titoli di produzione greca, Digidanza si compone di 6 lavori di videodanza, Sconfinando, sezione che raccoglie le opere, a tema libero, firmate da registi di ambo i sessi , presenta il reportage RAI firmato dalla giornalista Elena Scarrone sulle donne recluse nel carcere di Herat, nell’ovest dell’Afghanistan.
Tra gli Eventi speciali l’anteprima, 60 anni dopo, della riedizione restaurata e rimasterizzata de La finestra sul cortile per ‘Le donne nel cinema di Hitchcock’.
Ciò che mi nutre mi distrugge è un documentario sui disturbi del comportamento alimentare di Raffaele Brunetti e Ilaria de Laurentiis; la proiezione sarà preceduta dalla videoperformance di Maria Francesca Garritano, l’ex-ballerina licenziata dal Teatro alla Scala di Milano per aver messo in evidenza nel suo libro i casi di disturbi alimentari nel suo ambiente e tra le sue colleghe.
La riflessione sulla crisi contemporanea che sta colpendo l’area del Mediterraneo, in particolare Portogallo, Spagna, Italia e Grecia, è infine il tema trasversale che attraversa la sezione Tasselli D’arte-Oltre Il Cinema, un percorso espositivo nato con l’obiettivo di testimoniare l’odissea che questi Paesi del Mediterraneo stanno vivendo e di dare visibilità alla risposta attiva degli artisti. Attraverso opere fotografiche, installazioni, proiezioni e workshop, la mostra propone un percorso espositivo composto da quattro ‘stanze’, quattro ambienti ognuno dei quali ospita artisti dei paesi di riferimento in dialogo tra loro.
Nella ‘stanza’ del Portogallo sono presentate opere di protagonisti riconosciuti come José Barrias, che realizzerà una sorta di tragitto “cinematografico” composto da “corti e medio metraggi” collegati tra loro come episodi di un unico “lungometraggio”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis