In sala è già sfida di Natale

Parte ufficialmente questo weekend la sfida di Natale, con l’arrivo di gran parte delle pellicole destinate a dividersi il goloso mercato delle feste. Oltre 800 le sale per il cinepanettone Filmauro di Neri Parenti, Natale a Beverly Hills. Due gli episodi: nel primo il giovane Emanuele Propizio è il figlio putativo di Massimo Ghini ma ritrova il padre biologico Christian De Sica, nel secondo Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, in versione anni ’70 con i baffi posticci e gli occhiali da vista, si contendono Michelle Hunziker.

650 copie Medusa, invece, per il film di Pieraccioni, Io e Marilyn. Storia di un separato quarantacinquenne che dopo una seduta spiritica si ritrova in casa il fantasma della diva americana. Nel cast oltre al fedele Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Biagio Izzo, Luca Laurenti e Barbara Tabita.

Ma anche la Disney non è da meno con le sue 600 sale destinate a La principessa e il ranocchio, ritorno all’animazione tradizionale con meravigliosi disegni 2D fatti a mano. Ambientato a New Orleans, che fa da sfondo a suon di musica, il film racconta la storia di Tiana, aspirante cuoca che si fa convincere a baciare un ranocchio che vuole disperatamente tornare umano. Ma le cose non vanno proprio come nella fiaba dei fratelli Grimm, e quel bacio finisce per trasformare in rana pure lei.

E a tentare i più piccoli c’è anche la Eagle che porta in sala la rivisitazione in 3D di Astro Boy, il personaggio del bambino-robot, creato dal dio dei manga Osamu Tezuka nel 1951, e divenuto una popolarissima serie tv. Al doppiaggio nella versione italiana Silvio Muccino, Carolina Crescentini e il Trio Medusa.

Solo 10, infine le copie per Il canto delle spose, film della regista francese di origini maghrebina Karin Albou, che esplora la condizione femminile in Tunisia. Sullo sfondo la seconda guerra mondiale, raccontata per una volta dal punto di vista delle colonie e dei protettorati. La pellicola parla del forte legame di amicizia tra due ragazze, cresciute insieme condividendo tutto. Ma costrette ad allontanarsi dopo il matrimonio di una di loro, forzato dalla famiglia che, dopo dell’occupazione nazista di Tunisi, si ritrova in condizioni economiche critiche.