Dalla Basilicata alla luna, e ritorno, in Russia, per un premio internazionale: Rocco Petrone (1926-2006), statunitense per ius soli e figlio di emigranti della Regione potentina, allievo dell’Accademia di West Point con laurea in ingegneria al MIT, tra i costituenti del nucleo di quella che nel ‘58 sarebbe diventata la NASA, è stato direttore delle operazioni di lancio dell’Apollo, collaboratore chiave di Wernher Von Braun, ha svolto un ruolo fondamentale nella conquista del cosmo.
Da questa avvincente storia personale e globale è nato il libro di Renato Cantore, Dalla Terra alla Luna, Rocco Petrone, l’Italiano dell’Apollo 11, che ha ispirato il documentario diretto da Marco Spagnoli, Luna Italiana – Rocco Petrone e il viaggio dell’Apollo, prodotto e distribuito in home video da Istituto Luce-Cinecittà.
Luna italiana è stato realizzato con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana e in collaborazione con la NASA, e ha potuto fare uso di rare immagini di repertorio provenienti dagli archivi dell’Istituto Luce, Teche Rai, Associated Press, BBC e NASA stessa.
Il documentario ha vinto il premio Miglior Documentario al Tsiolkovsky Space Fest, il più importante festival russo sullo Spazio, legato al Museo permanente dell’Esplorazione spaziale, e uno dei principali del mondo dedicato al settore: un premio ex – aequo con Maxim Vasûnov e Roman Naumenkov (Russia) autori di Baikonur. La caduta di Babbo Natale.
“In tempi come questi la figura di Rocco Petrone ci ricorda come si possano superare tutti gli ostacoli anche nei momenti più difficili e duri”, commenta Marco Spagnoli. “Essere selezionato dallo Tsiolkovsky Space Fest di Mosca, che si tiene proprio nel centro principale di addestramento dei cosmonauti, è stato un grande onore. Poi, vincere il premio per il Miglior Documentario è davvero qualcosa di straordinario ed è un’impresa paragonabile, idealmente, dal punto di vista cinematografico, alla conquista della Luna. Un risultato di cui mi sento molto onorato e per il quale ringrazio Renato Cantore, il co-sceneggiatore che mi ha raccontato per primo questa storia, tutto il team dell’Istituto Luce, a partire dalla produttrice Maura Cosenza e dal montatore David Paparozzi, Simone d’Amelio Bonelli, responsabile produzioni italiane di History e il suo gruppo, nonché l’Agenzia Spaziale Italiana che, guidata da Francesco Rea, ci ha aiutato a ricostruire scientificamente il racconto e a stabilire un rapporto proficuo con NASA per ottenere materiali inediti”.
Una storia documentaria con la viva voce di Petrone e di altri protagonisti di quell’epoca, oltre che delle testimonianze di scienziati, studiosi e giornalisti, tra cui Tito Stagno, Piero Angela, Oscar Cosulich, l’astrofisico Amedeo Balbi, l’ingegnere aerospaziale Roberto Somma, la regista Susanna Nicchiarelli. La voce di Rocco Petrone è di Francesco Montanari, mentre Laura Morante è la voce narrante del documentario.
Il doc andrà in replica a maggio sul canale History.
Tra i premiati Carlo Verdone, Barbara Bouchet, Vincent Riotta , Francesco Salvi e Giorgio Tirabassi
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