Arriva in libreria dal 1° settembre “Pane, film e fantasia. Il gusto del cinema italiano” di Laura Delli Colli (Rai Eri-in coedizione con Istituto Luce, pp.230), un itinerario del gusto nel backstage delle cucine del cinema d’autore ma anche delle commedie più popolari. Dalle minestre povere di Roma città aperta e I soliti ignoti al mitico coniglio ‘alla ligure’ – con le olive taggiasche – raccontato nei dettagli culinari dal cardinale gourmet ne La grande bellezza o al piatto preferito del latin lover di Cristina Comencini, un gustoso viaggio nei cento film che dal ’46 ad oggi hanno segnato il nostro immaginario anche nel rapporto con la tavola.
Tra aneddoti, piccoli segreti culinari e storie di set anche le suggestioni di molti film nei quali cucinare è un intimo atto d’amore . Oltre al racconto dei momenti imperdibili che il cinema a tavola ci ha consegnato per esempio nel Gattopardo con il celebre “pasticcio” inciso a tavola personalmente da Burt Lancaster, un viaggio nella tavola cinematografica con l’attenzione dei registi che più l’hanno raccontata.
Ettore Scola e Pupi Avati, Federico Fellini e Gabriele Salvatores fino a Nanni Moretti con la sua mitica passione per i dolci o Ferzan Ozpetek: nei suoi film un autentico trionfo della cucina come luogo degli affetti e dell’amicizia. Con molte ricette in primo piano: dalle polpette de Le fate ignoranti agli arancini di Saturno contro senza dimenticare il trionfo di pasticceria de La finestra di fronte.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma