In un week end bolognese densissimo di eventi si è svolta la decima edizione di Immaginaria, Festival Internazionale di cinema lesbico.
La sede, come di consueto, è stata il Cinema Nosadella che da giovedì 28 febbraio a domenica 3 marzo era rigorosamente off limits per i maschietti.
Lo hanno affollato invece donne provenienti da tutta Italia, soprattutto lesbiche ma anche etero curiose.
Tutte felici di assistere ad un fitto programma di circa 70 titoli tra corti, medi e lungometraggi divisi nelle categorie fiction, documentario, sperimentale e animazione.
Provengono da tutto il mondo e sempre di più da aree come il Medioriente, l’America Latina, l’Africa e l’Asia.
Appena due le italiane. La torinese Monica Madrisan ha presentato Faces of New York, corto musicale di 8’, un omaggio alla metropoli Usa che, dice, “con le sue contrastanti passioni, è come una bellissima donna della quale innamorarsi follemente e della quale aver paura”.
Poi Gabriella Romano (leggi l’intervista) che con L’atro ieri ha vinto il premio del pubblico nella categoria non fiction.
Il premio speciale Immaginaria al film più originale per soggetto e linguaggio è andato a Kehrwoche di Kerstin Ahlrichs (Germania), la storia della signora Farber che nel corso della pulizia delle scale del condominio cerca di spazzar via anche tutte le umiliazioni subite dai vicini. Interview With My Next Girlfriend di Cassandra Nicolau (Canada) si è aggiudicato invece il 1° premio del pubblico al miglior film narrativo mentre Intersextion di Alma Sophia (USA) ha vinto il 1° premio del pubblico al miglior film sperimentale.
Applausi a scena aperta e premio del pubblico al miglior film documentario per Mujeres Creando, documentario del collettivo femminista boliviano Mujeres Creando che con azioni-performances mette a nudo le miserie della globalizzazione.
All’edizione 2002 di Immaginaria hanno partecipato oltre 6000 donne, un risultato di tutto rispetto per il festival nato nel 1991 da un’idea dell’associazione lesbica separatista Visibilia che, in dieci anni, ha presentato oltre 700 film diretti da donne.
Organizzato da un’equipe di volontarie, è costato circa 101 milioni di lire. Il 20% viene dai contributi del Ministero dei Beni Culturali (15 milioni), della Regione Emilia Romagna (10 milioni), dell’Ambasciata del Canada (1 milione) e del British Council che offre 2 biglietti aerei da Londra.
Dalle attività di autofinanziamento viene invece il 33% dei soldi mentre il restante 47% è coperto con gli incassi del festival.
E per la prossima edizione le organizzatrici lanciano l’allarme: “Ammesso che nel 2002 ci vengano riconfermati tutti i finanziamenti, i conti non tornano”, dicono e invitano tutte le donne a mettere a disposizione idee e competenze per garantire la sopravvivenza del festival. Per contatti visitare il sito di Immaginaria.
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