DA CLERMONT-FERRAND. La sezione Panorama del Festival del cortometraggio di Clermont-Ferrand, in corso fino all’8 febbraio, ospita un omaggio a Venezia che si compone di 12 cortometraggi ambientati nella città lagunare. Fra questi due lavori italiani: un documentario realizzato nel 1948 da Luciano Emmer, Romantici a Venezia (11′) e il corto di Ila Bêka, giovane regista italiano che vive a Parigi, In utero (10′) vincitore del premio Jameson 2002.
Perché questo titolo e perché Venezia?
Ho vissuto 10 anni a Venezia dove ho terminato i miei studi di architettura e per me questa città è sempre stata un grande utero nel quale potersi perdere. E’ la consistenza dell’acqua della laguna che suscita in me questa sensazione. Poi Venezia era adatta per evocare il viaggio a ritroso che mi interessava fare, un viaggio alla ricerca di quello che ognuno di noi ha dentro e fatica a riconoscere. Cercare, guardare e poi scegliere di rinascere può forse essere una soluzione.
Il tuo lavoro è visivamente molto forte, è solo una scelta di stile?
Un po’ mi disturba che le immagini siano così accattivanti, ma sono necessarie per sostenere il contenuto difficile della storia. La loro combinazione con il suono crea una specie di ipnosi che alla fine può portarti alla chiave interpretativa che sostituisce il finale.
C’è un particolare criterio nella scelta delle maschere?
La scena delle maschere è un momento molto delicato che doveva passare come “mise en scène”. Era il momento più pericoloso e le maschere mi hanno permesso di rientrare nel gioco, facendo anche riferimento al simbolismo veneziano del carnevale, dove solo quando indossi la maschera sei giustificato nell’essere te stesso. E’ una metafora al contrario, un simbolo che mi permette di giocare sull’equivoco in un momento in cui il pubblico ha di fronte un’immagine così dura.
Chi è la ragazza in bianco?
E’ l’assenza perché il protagonista ha una sorta di doppio se stesso non esistente e rinasce per risolvere il proprio inconscio. La ragazza rappresenta la sua parte femminile.
Progetti futuri?
Sto finendo di scrivere un lungometraggio che dovrei iniziare a girare ad agosto con l’aiuto di una produzione francese.
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