Il virus ferma Avatar

L’emergenza Coronavirus mette uno stop alle riprese del sequel di Avatar in Nuova Zelanda


Non uno ma quattro, sono i sequel di Avatar a cui il regista James Cameron si sta dedicando da una decina di anni: l’emergenza Covid-19 ha fermato anche l’universo fantascientifico dell’autore canadese.  

La New Zealand Film Commission conferma che i nuovi capitoli della saga sono rimandati “fino a nuove comunicazioni”, riporta Hollywood Reporter

Jon Landau, uno dei produttori, ha confermato al New Zealand Herald che èstato rimandato l’inizio delle riprese, che sarebbero dovute cominciare ai Wellington’s Stone Street Studios, il mese prossimo. “Onestamente non so quando la troupe potrà tornare al lavoro. Siamo nel mezzo di una crisi globale, non parliamo di industria cinematografica. Penso che ognuno ora debba fare il possibile per ‘appiattire’, come diciamo qui, la curva (del Coronavirus, ndr). Stiamo monitorando la situazione pensando principalmente a cosa sia meglio per la nostra troupe, quella che chiamo la nostra Avatar family”, spiega Lindau. 

“La produzione ci sta supportando molto. Non ci sono stati licenziamenti, è tutto in hold, per quanto so la loro intenzione è andare avanti”, dichiara uno dei componenti della troupe in Nuova Zelanda (nel Paese ci sono stati solo 12 casi di Contagio, al momento). 

L’uscita di Avatar 2 era prevista negli USA per il 17 dicembre 2021, mentre gli altri tre sequel sarebbero dovuti arrivare nelle sale a dicembre 2023, dicembre 2025 e dicembre 2027. 

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17 Marzo 2020

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