Non uno ma quattro, sono i sequel di Avatar a cui il regista James Cameron si sta dedicando da una decina di anni: l’emergenza Covid-19 ha fermato anche l’universo fantascientifico dell’autore canadese.
La New Zealand Film Commission conferma che i nuovi capitoli della saga sono rimandati “fino a nuove comunicazioni”, riporta Hollywood Reporter.
Jon Landau, uno dei produttori, ha confermato al New Zealand Herald che èstato rimandato l’inizio delle riprese, che sarebbero dovute cominciare ai Wellington’s Stone Street Studios, il mese prossimo. “Onestamente non so quando la troupe potrà tornare al lavoro. Siamo nel mezzo di una crisi globale, non parliamo di industria cinematografica. Penso che ognuno ora debba fare il possibile per ‘appiattire’, come diciamo qui, la curva (del Coronavirus, ndr). Stiamo monitorando la situazione pensando principalmente a cosa sia meglio per la nostra troupe, quella che chiamo la nostra Avatar family”, spiega Lindau.
“La produzione ci sta supportando molto. Non ci sono stati licenziamenti, è tutto in hold, per quanto so la loro intenzione è andare avanti”, dichiara uno dei componenti della troupe in Nuova Zelanda (nel Paese ci sono stati solo 12 casi di Contagio, al momento).
L’uscita di Avatar 2 era prevista negli USA per il 17 dicembre 2021, mentre gli altri tre sequel sarebbero dovuti arrivare nelle sale a dicembre 2023, dicembre 2025 e dicembre 2027.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio