John Turturro sta progettando di adattare per il cinema il celebre romanzo di Philip Roth del 1995, Il teatro di Sabbath, dopo aver recitato nel 2023 in una versione teatrale dell’opera che ha anche co-scritto. Lo rende noto Screen Daily.
“Ho un paio di cose in mente per ottenere il cast e i finanziamenti giusti. Vedremo quale delle due cose accadrà per prima”, ha dichiarato il cineasta statunitense al Sarajevo Film Festival la scorsa settimana, parlando dei suoi prossimi progetti. Turturro ha poi parlato del romanzo di Roth, che racconta le gesta di un ex burattinaio che si diverte a manipolare le persone che lo circondano. Lo scorso anno l’attore, regista e sceneggiatore ha infatti già adattato lo stesso libro per il teatro con Ariel Levy, interpretando il ruolo principale di Mickey Sabbath nella produzione della Signature Theatre Company a New York.
“Lo porterò anche al cinema, è una storia davvero politicamente scorretta, e in quanto tale promette un successo sicuro. Sono un grande fan di Philip Roth”, ha aggiunto Turturro, che al momento non ha rivelato ulteriori dettagli sul progetto del film. L’attore ha recitato anche nella serie della HBO del 2020 The Plot Against America, adattata dall’omonimo romanzo, sempre di Roth.
Dalla capitale bosniaca, dove si trovava per ritirare il premio onorario ‘Heart of Sarajevo’ e tenere una masterclass sulla sua carriera, Turturro ha poi menzionato un altro progetto cinematografico di grande rilevanza personale, legato al suo defunto fratello Ralph Turturro, morto nel 2022 all’età di 70 anni. “La salute mentale è una parte importante della mia vita”, ha ricordato durante il festival. “È il tema al centro di uno dei progetti a cui ho lavorato, dato che sono stato il tutore di mio fratello maggiore, schizofrenico, che era davvero intelligente e molto perspicace”.
Ancora una volta senza rivelare molti dettagli, Turturro ha promesso che cercherà di dare una rappresentazione diversa della salute mentale rispetto a quella a cui si è abituati. “Di solito raccontano storie sull’eccezione, sulla persona che migliora”, ha detto il cineasta. “Non si parla mai delle persone che devono navigare nel vero e proprio labirinto del sistema di salute mentale. So quanto sia difficile e solitario, sia per la persona che per chi se ne prende cura”.
“Questo tipo di storie sono più difficili da raccontare perché non sono storie eccezionali, ma puntano alle persone che vivono in strada o che non possono prendersi cura di loro, o sono scappate da tutto”, ha detto il regista. “Non è una rarità: una famiglia su cinque sperimenta questo. Una volta mio fratello disse: ‘tu prendi molto del tuo materiale da me’ – non aveva torto”.
Dopo essersi fatto un nome con Fa’ la cosa giusta di Spike Lee e Barton Fink dei fratelli Coen, Turturro ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio Mac, nel quale ha anche recitato, nel 1992. Successivamente ha diretto altri cinque lungometraggi, tra cui il musical Romance And Cigarettes con James Gandolfini nel 2005, e più recentemente The Jesus Rolls del 2019, in cui ha ripreso la parte del diavolo del bowling Jesus Quintana da Il grande Lebowski del 1998 dei fratelli Coen. (gp)
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