É andato a 1000 Rupee Note di Shrihari Sathe il premio come miglior film della 13° edizione dell’Ischia Film Festival. Il Premio Castello Aragonese, come miglior regista è andato invece, Edoardo De Angelis con Perez. Premiati anche Branko Cahun per The Bridge at the End of the World di Branko Istvancic per la migliore fotografia (Premio Epomeo) e vince il Premio Aenaria per la migliore scenografia John of God-The movie di Selé M’Poko.
Nel corso della serata è stato consegnato a Enzo Sisti il Foreign Award 2015, premio tradizionalmente attribuito dal festival alle produzioni straniere che scelgono l’Italia per le loro riprese. Naked, scritto e diretto da Zekeriya Aydoğan, si aggiudica il premio della sezione Documentari; una Menzione Speciale, sempre per la sezione Documentari, è andata a Waiting for the (T)rain di Simon Panay, ritratto della vita di un paesino nel deserto del Burkina Faso.
L’Ischia Film Award alla carriera è stato assegnato a Pasquale Squitieri e il premio Ischia Film Award Regista dell’anno a Francesco Munzi.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis