Il Novecento del Luce protagonista ai Venice Days

Resta il commento musicale tratto dalla colonna sonora de La battaglia di Algeri, ma da quest’anno la sigla delle Giornate degli Autori è tutta italiana, con le immagini dell’Archivio di Istituto Luce Cinecittà che permettono una carrellata tra i grandi autori del nostro cinema, da Pasolini a De Sica, e oltre. La sigla di quest’anno è stata realizzata da Roland Sejko e Angelo Musciagna dell’Archivio Storico di Istituto Luce Cinecittà, e condensa in 30 secondi quasi un secolo di cinema italiano con i sorrisi, le espressioni, i tic di alcuni formidabili interpreti della nostra storia.

Luce Cinecittà è portagonista dei Venice Days anche grazie a due film: Terramatta di Costanza Quatriglio e Non mi avete convinto di Filippo Vendemmiati, entrambi in prima mondiale al Lido ed entrambi “debitori” all’archivio storico. Il primo è “il Novecento italiano di Vincenzo Rabito, analfabeta siciliano”, “una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane”, per raccontare per immagini gli anni che hanno visto l’Italia passare dall’estrema povertà al boom economico. Il secondo è un ritratto di Pietro Ingrao, che si racconta dialogando a distanza con uno studente anni ’80.

I due film saranno inoltre l’oggetto di un accordo con MyMovies, il portale di cinema che programmerà per due settimane il docufilm della Quatriglio con una proiezione quotidiana, e poi proporrà un’anteprima dedicata del film di Vendemmiati subito dopo quella veneziana.