Il Messaggero, festa sul set per i 140 anni

Il set di Roma Antica, negli studi di Cinecittà, location ideale per il quotidiano di Roma, ‘Il Messaggero’, da 140 anni un pezzo di storia della Capitale. Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e con un parterre di personalità del mondo della politica, della cultura e dell’imprenditoria, Francesco Gaetano Caltagirone, da 22 anni editore del quotidiano di via del Tritone, ha aperto le danze con un susseguirsi di ospiti intervistati dai giornalisti della testata. In platea la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, i ministri Giovanni Tria e Alberto Bonisoli, il vicepremier Salvini, la sindaca Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Zingaretti. E poi il presidente dell’Anica Francesco Rutelli, Paolo Del Brocco, Giampaolo e Gianni Letta, Fulvio Lucisano, Christian De Sica, l’ad Luce Roberto Cicutto.

“Il Messaggero non è e non vuole essere un bravo ragazzo – ha detto Caltagirone, sottolineando l’indipendenza del quotidiano – perché un bravo ragazzo, per essere tale, deve accontentare tutti, o tutti quelli della sua parte, rinunciando a se stesso e alla propria identità. Mentre Il Messaggero fa della propria identità un tratto distintivo”.

Un giornale in salute, secondo l’amministratore delegato Azzurra Caltagirone, che, per quanto riguarda il cartaceo, può contare su “oltre un milione di lettori al giorno ed è terzo giornale in Italia; per il digitale su due milioni di utenti unici”, ponendosi come quinto o sesto quotidiano in Italia. E con un restyling del sito internet appena varato e sempre più al servizio del cittadino poiché in Smart City saranno registrati i dati di flusso di trasporti, ospedali, qualità dell’aria. “Possiamo dire che il 5-6% degli italiani si informa tramite il Messaggero ogni giorno”, ha sottolineato Azzurra. Ringraziando il capo dello Stato per il recente intervento a favore della libertà di stampa, e parlando con passione della battaglia per la difesa del copyright che ha appena segnato un punto a suo favore con il voto dell’Europarlamento sulla riforma del diritto d’autore: “Produrre informazione costa e spesso a incassare non è chi la produce ma chi commercializza i contenuti in nome di una presunta gratuità, questa è una questione etica”. 

A condurre la serata, la giornalista Maria Latella, che ha scandito il cronometro dei singoli interventi con un ritmo mai noioso che ha permesso al pubblico di “sfogliare” le varie pagine del giornale, dalla politica (con Romano Prodi) fino all’oroscopo, seguitissimo, di Branko. O ancora con un sempre divertente Gigi Proietti, con le riflessioni erudite del milanese ma romano di adozione cardinal Ravasi, con i commenti sull’economia del banchiere Carlo Messina, con la pagina sportiva affidaa alla campionessa del nuoto Simona Quadarella.

Per questo speciale compleanno anche un hashtag – #M140 – e il video di auguri da tanti personaggi del cinema, dal romanissimo Carlo Verdone a Spike Lee, da Gianmarco Tognazzi a Carolina Crescentini, da Anna Foglietta a Alessandro Borghi, da Jasmine Trinca a Lillo e Greg e Sabrina Ferilli.

“Il Messaggero vuole essere la casa dei romani, aspira ad essere il loro difensore civico, oltre che una voce autorevole a livello nazionale”, ha ribadito il direttore Virman Cusenza. Mentre nella seconda parte della serata, nella quale sono stati ricordati l’ex direttore Pietro Calabrese e la giornalista Rita Sala, è stata proiettata la video installazione, prodotta dall’Archivio Storico dell’Istituto Luce, e curata da Roland Sejko, che racconta, attraverso le prime pagine del giornale, importanti avvenimenti che hanno segnato la storia del Paese, dagli Ori Olimpici alle vicende dei Papi, dalla Dolce vita alle battaglie sociali e civili. 

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