Si terrà a Salerno dal 6 al 9 dicembre il Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani, al Teatro Augusteo, nella Sala Pasolini e nel Cinema Apollo. Arrivato alla sua 22ma edizione, il festival diretto da Peppe D’Antonio e Luigi Marmo e promosso da Comune di Salerno e dall’Associazione SalernoInFestival, presenta quattro giorni e quattro notti di eventi che indagano il mondo della creatività giovanile.
Oltre alla sezione cinema e a quelle dedicate alla musica e alla performing art, da quest’anno si aggiunge anche la sezione realtà virtuale, in onore dell’ultima frontiera dell’audiovisivo contemporaneo.
Nella sezione cinema, torna il consueto appuntamento con CortoEuropa, il concorso a tema libero, dedicato a cortometraggi di finzione, in formato digitale, della durata massima di 20 minuti, prodotti in Europa nel biennio 2016-2017, tutti proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Il tema/provocazione scelto dalla direzione artistica per quest’edizione è “Senza tema”.
A partire dalla celebre dichiarazione di Bill Gates del ’96 (anno della fondazione del Linea d’Ombra Festival) “Content is the king”, scritta nel saggio in cui l’inventore di Microsoft immaginava il futuro di Internet, i direttori artistici del Festival hanno elaborato il focus dell’edizione di quest’anno: il contenuto è la sua assenza.
“Travolti dalla fluidità dei media che, ormai possiamo azzardare, non fanno parte della nostra vita ma sono la nostra vita; travolti dalla velocità delle notizie, che non raccontano più i fatti ma diventano i fatti stessi e dalla mole di informazioni prodotte e riprodotte in qualsiasi mezzo e linguaggio, ci fermiamo e osserviamo il contemporaneo”, spiegano Marmo e D’Antonio. “Il tempo di un respiro e decidiamo di privarci del contenuto, facendo spazio alle storie. O al mezzo? Le storie raccontate con il cinema, con la musica, con la realtà virtuale, dal vivo, online o con uno smartphone. Linea d’Ombra quest’anno è senza tema”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis