Il candido e sconclusionato Tanino di Paolo Virzì seduce la critica. Tullio Kezich del Corriere della sera: “Mezzo secolo dopo Fellini, Tanino rinnova l’esperienza del vitellone che si avventura nel grande mondo, pedinato con simpatia e senso dell’ umorismo da un regista che sa sempre più il fatto suo”. Alberto Crespi su L’Unità: “My name is Tanino è l’unico titolo di Venezia 2002 che, in passato, avrebbe potuto essere firmato da Dino Risi”.
Michele Anselmi sul Giornale: “Il film prosegue a passo di danza, allegrotto e pulsante, permettendosi persino una divagazione onirica in stile fratelli Coen”.
Più cauta la Tornabuoni del quotidiano La Stampa: “Il ritmo della narrazione è vivace, l’autoindulgenza è in qualche momento eccessiva…ma l’insieme è divertente, ed è simpatico il protagonista ingenuo, astuto, sfrontato, sbalordito”.
Paolo D’Agostini su La Repubblica: “Opera pensierosa e divertente, compendio grottesco e infantile in cui convivono un po’ Fellini 8 1/2 e un po’ Sordi in trasferta, tra Mafioso e i Maliari, impastato da una fantasia di linguaggi e dialetti che rinnova i fasti di Brancaleone e la migliore commedia di Age e Scarpelli”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk