Il libro dei sogni, un “diario” tenuto da Federico Fellini dalla fine degli Anni ‘60 fino all’agosto 1990, in cui il regista ha appuntato fedelmente i suoi viaggi onirici notturni, sogni e incubi, sotto forma di disegni o, nella sua stessa definizione, di “segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati”.
La pubblicazione di una nuova edizione, a cura di Mondadori/Electa, è l’occasione per il Comune di Rimini, in collaborazione con l’Università di Bologna e il dipartimento di Scienze per la qualità della vita di Rimini, di aver organizzato, il 14 e 15 aprile, un convegno streaming dal titolo “Fellini. Il libro dei sogni e il dialogo tra le arti”.
Il volume e le sue innumerevoli suggestioni fungeranno da soggetto degli interventi possibili: il libro, infatti, non solo sarà analizzato e discusso all’interno di interventi specifici, ma fornirà spunti per la definizione della poetica di Fellini, o per la disamina di figure, temi, icone, riferimenti, citazioni, luoghi del cinema felliniano. Scopo del convegno è comprendere se, nell’imminenza del nuovo Museo Internazionale Federico Fellini, si possa metaforicamente e letteralmente “riaprire” il libro del cinema felliniano, con la conferma di alcuni filoni di studio e l’apertura di nuove prospettive di ricerca.
Il convegno, diretto da Nicola Bassano, Marco Leonetti, Roy Menarini, è organizzato da Cineteca del Comune di Rimini, in collaborazione con il Gruppo di ricerca Cfc (Culture, Fashion, Communication): è aperto a tutti, basterà collegarsi al sito www.convegnofellini2021.it.
Interverranno il regista e scrittore Pupi Avati; monsignor Dario Edoardo Viganò, sacerdote ambrosiano, vicecancelliere della Pontificia accademia delle scienze e delle scienze sociali e presidente della Fondazione Mac; Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e Gianluca della Maggiore, professore presso l’Università telematica internazionale Uninettuno e direttore del Cast
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