E’ l’esordio in pubblico dopo il matrimonio tra l’Api (l’Associazione degli autori e produttori indipendenti) e l’Agis. Stiamo parlando di un convegno, “Le gout des autres”, sulla circolazione del film europeo organizzato dall’Api insieme all’Anec, a Italia Cinema, al Club des Producteurs e appunto all’Agis, che ha ospitato l’evento nella sua sede romana. Sala affollata di operatori del settore, da Leo Pescarolo a Lionello Cerri, da Andrea Occhipinti a Carlo Macchitella, da Rosanna Seregni a Maurizio Sciarra, da Roberto Cicutto a Emidio Greco; qualche politico (Guglielmo Rositani di An, Luciana Castellina), i presidenti Angelo Barbagallo (Api) e Alberto Francesconi (Agis) a fare gli onori di casa.
Colpisce lo spessore internazionale degli interventi in apertura di un week end che vedrà Roma finalmente protagonista degli European Film Awards. Il focus è sulla distribuzione in Europa, una sfida tutta da costruire come dimostrato anche dalla ricerca Bocconi-Bnl. “Quei dati – sottolinea Giorgio Gosetti – si fermano al 2000, i due anni successivi hanno già rovesciato alcune prospettive”. Significativo, in particolare, il caso della Spagna che, dice il direttore di IC, “ha bruciato le tappe”. Ma profondamente mutata è anche la situazione del Regno Unito, come ha spiegato Paul Brett (BFI). “Attualmente i film europei non nazionali coprono appena il 2% del nostro mercato, ma la nostra strategia per i prossimi tre anni è aumentare in modo significativo questa percentuale con investimenti consistenti”. Tra i primi effetti di questa nuova politica proprio un Marina Cicogna.
“Gli europei non amano vedere i film dei loro vicini”, è la conclusione a cui giunge anche Elisabetta Brunella di Media Salles alla luce dei dati raccolti. “Ma le presenze al cinema sono costantemente aumentate nell’ultimo decennio, con un 10% in più solo nel 2001.
Il lavoro da fare, insomma, è proprio sul “gusto degli altri”. Magari grazie alla collaborazione tra produzione ed esercizio.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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