Il futuro del CSC: nuove sedi sul territorio, piattaforma e-learning e spirito green

​Il Centro Sperimentale di Cinematografia presenta all’Italian Pavilion i progetti in progress e in prospettiva, nell’incontro “Patrimonio, formazione e futuro” con la presidente Donzelli


CANNES – La storia del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) è leggendaria e allo stesso tempo mai ferma sulle proprie glorie ma aperta a sfide che chiamano in causa il futuro.

L’Italian Pavilion di Cannes ha ospitato l’incontro “Patrimonio, formazione e futuro”, alla presenza della presidente della Fondazione CSC, Marta Donzelli, e con lei Savina Neirotti (head of studies Sedi Regionali CSC) e Carlo Cresto-Dina (head of program Out of The Box). Era annunciata tra gli ospiti, ma assente a causa dell’emergenza in Emilia-Romagna, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni.

“Il CSC è una grandissima istituzione, prestigiosa, antica, divisa in due parti: la scuola e la Cineteca Nazionale. Siamo al lavoro per valorizzare questa tradizione, ma anche per pensare il futuro di questa istituzione. I percorsi formativi dovranno dialogare con le nuove tecnologie” afferma subito Donzelli.

L’incontro si apre mettendo al centro del discorso il FIAMMA CSC, un cinema per il Centro Sperimentale: due sale DCP (35mm e 16mm), uno spazio polifunzionale e multimedia, un corner della Biblioteca Chiarini, un punto mediateca, una caffetteria. “Tutti i progetti che presentiamo sono possibili grazie ai fondi PNRR. Uno dei passaggi concreti è stato l’acquisto del Cinema Fiamma a Roma. Una notizia più o meno di un anno fa. I lavori stanno andando avanti, con la progettazione. Sarà un luogo centrale per la valorizzazione della cultura cinematografica a Roma, aperto ai giovani. Ci saranno due sale: una da 180 posti e una da 100; l’unico cinema a Roma con tutti i formati di proiezione. Ci saranno anche uno spazio polifunzionale con molti schermi led dove mostrare dei contenuti diversi, non solo il formato cinematografico; una caffetteria, e un punto mediateca della Cineteca Nazionale, dove saranno accessibili alcune parti del nostro catalogo; una zona dedicata alla nostra Biblioteca, che in ambito cinematografico è una delle più grandi e fornite d’Europa. Ci aspettiamo che i ragazzi della nostra Scuola siano i primi partecipanti attivi della programmazione di questo cinema”, continua la Presidente. “La programmazione sarà legata al Cinema di Patrimonio, grazie anche all’insegnamento della Cineteca di Bologna. Con la rassegna del Cinema Quattro Fontane, XX secolo, stiamo sforando i 20mila spettatori, il che vuol dire che il Cinema di Patrimonio funziona. Un altro problema è che i film spariscono, stanno poco al cinema: speriamo di dare agli esordi che arriveranno nei prossimi anni una casa in cui si potrà trovare quel film un po’ più a lungo”.

L’incontro procede spostando il focus sulla PIATTAFORMA E-LEARNING CSC, considerata una nuova frontiera dell’educazione all’immagine. Ancora Donzelli, annuncia appunto che “nel 2024 sarà disponibile una nuova piattaforma di E-Learning. Un luogo di formazione in cui verrà valorizzato il patrimonio della Cineteca Nazionale. Un luogo dove giovani e bambini potranno imparare a leggere un’immagine, avere un rapporto attivo con le immagini. Un luogo dove formare i formatori. Una vetrina della grande tradizione del cinema italiano all’estero. Un modo per raccontare ‘l’italian way’, nel pieno rispetto del diritto d’autore”.

A “Patrimonio, formazione e futuro” si continua parlando di UNA SCUOLA NAZIONALE DIFFUSA SUL TERRITORIO, PUBBLICA E DI ECCELLENZA. Se natale è la sede storica di Roma, cui nel tempo si sono sommate quella di Torino (CSC Animazione), di Milano (CSC Pubblicità e Cinema d’Impresa), di Palermo (CSC Documentario e Cinema del Reale), e de L’Aquila (CSC Reportage Audiovisivo), è imminente l’avvio di 3 poli di ricerca e innovazione. Ne parla in particolare Savina Neirotti: “Il Centro Sperimentale è la più antica scuola al mondo e l’idea è di aprire tre nuovi poli: a Venezia, dedicato alle Immersive Art; un Green Hub a Matera; e un centro per la Musica da Film a Cagliari. A Palermo, oltre al corso di regia, si aggiungeranno montaggio e produzione. Tutti i corsi saranno equiparati alla laurea triennale”. Neirotti spiega che “il primo polo a partire sarà quello veneziano, sull’Isola di San Servolo, che in passato era il posto dei matti, lì nascerà il centro di realtà immersiva. A dirigerlo sarà un’artista. Saremo in grado di offrire un master capace di formare creativi. Sarà aperto il 18 luglio, e avremo anche molti workshop”. Ancora, “il polo di Matera andrà a raccontare il rapporto tra cinema e natura. Servirà per verificare l’impatto del cinema sull’ambiente e aiutare il settore a diventare sostenibile. Aprirà nel 2024”.

È poi il momento dell’OUT oF THE BOX (OoTB). Carlo Cresto-Dina, head of program del progetto, spiega che “Quando Marta mi ha detto: ‘perché non pensi a una residenza estiva?’, ho risposto che non ne sapevo niente di formazione. Poi, stimolato, ho detto che avrei potuto immaginare un luogo di dialogo e di pensiero. Partendo dalla noia delle cene di gente di cinema, mi è venuta la voglia di creare una scuola di pensiero per l’immagine in movimento e di chiedere di venire a parlare a degli esperti di materie anche lontanissime dall’audiovisivo. Abbiamo iniziato a scrivere a personaggi che ci piacevano: dai neuroscienziati, ai botanici, ai musicisti. Abbiamo iniziato dai migliori e con grande sorpresa ci hanno tutti detto di sì. E non solo per due giorni, ma per l’intera settimana”. Cresto-Dina entra nel vivo e racconta che: “ogni mattina ci sarà una lezione che cercheremo di evitare sia frontale, prediligendo metodi d’interazione tra chi ascolta e chi parla. Possiamo anticipare un nome: Francis Morris, direttrice della Tate Gallery, persona esperta della gestione di grandi musei. Ci racconterà il suo lavoro e la sua relazione con l’immagine in movimento e poi ci sarà un’interazione con il pubblico. Al pomeriggio, due degli esperti faranno un duello: ognuno farà sei domande all’altro e si risponderanno. Un progetto aperto a chiunque nell’industria audiovisiva si occupi di contenuti: produttori, registi, attori, senza limiti d’età e di nazionalità (si terrà in inglese). La call sarà aperta il 7 giugno e la residenza sarà dal 24 al 30 di settembre. Il venerdì ci sarà la gita scolastica, porteremo la scolaresca a vedere un’opera sola: La tempesta di Giorgione”. Il responsabile di OoTB continua annunciando che: “inviteremo 3 o 4 ‘greenlighter’, persone che stano al vertice di alcune aziende o istituzioni, che hanno la facoltà di dare la luce verde a importanti progetti. Nessuno gli ‘pitcherà’ niente, ma dovranno presentare in un’ora e mezza un’opera che potrebbero aver prodotto loro e spiegarci perché sia rilevante”.

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22 Maggio 2023

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