Il Fellini di Scola su Cubovision

L’offerta di Cubovision, la tv on demand di Telecom Italia, grazie ad un accordo con Rai Cinema, si arricchisce di anteprime assolute e titoli non ancora andati in onda sulla televisione in chiaro. Inoltre nasce Fuoriserie, il canale dedicato alle prime visioni assolute delle serie tv internazionali di maggior successo, che s’avvale della consulenza di Carlo Freccero.
Tra i titoli di Rai Cinema in anteprima assoluta, a fine ottobre sarà disponibile Che strano chiamarsi Federico, alla cui produzione Cubovision ha collaborato. E poi Gli infedeli, Sette giorni all’Havana, I segreti della mente, Il mio migliore incubo, La scuola è finita, Il paese delle spose infelici e L’ultimo terrestre.
Inoltre, ogni mese Cubovision propone ai suoi spettatori una lettura originale del nostro Paese, attraverso una rassegna di film su temi di costume e attualità, come lo “Speciale Famiglie d’Italia”, con Anche libero va bene, La famiglia, La seconda notte di nozze. Del resto, come sottolinea Piero De Chiara, responsabile Programmazione – Cubovision vuole essere la casa del cinema italiano, mescolando prodotto alto e basso, cinema recente e classico, sapendo che oltre il 30 per cento del pubblico in sala sceglie il film nazionale.

Il nuovo canale Fuoriserie. punta su prime visioni assolute delle serie internazionali di maggior successo: Secret State, con Gabriel Byrne che svela una cospirazione nel cuore del sistema politico inglese; Kaboul Kitchen, campione di ascolti su Canal+, ambientata e girata a Kaboul, che coniuga umorismo e attualità; I bravi ragazzi, il romanzo criminale che intreccia la malavita francese e quella dei nuovi immigrati; Cain, le indagini di un capitano cinico e spregiudicato nell’approfittare del proprio handicap motorio.
Su Fuoriserie inoltre il meglio della library della BBC e delle migliori produzioni di fiction di successo.

“Il contesto può subire delle radicali modifiche, mi riferisco non alle vicende odierne di Telecom – avverte De Chiara – ma al prossimo ingresso in campo di nuovi soggetti, Mediaset e un grande operatore americano, che provocherà di sicuro modifiche al palinsesto. Nel frattempo operiamo soli da tre anni e negli ultimi dodici mesi i nostri abbonati sono cresciuti del 58% e gli ascolti del 128%”.
Del resto i 5mila titoli, tra film, serie tv, programmi per bambini e ragazzi, documentari costituiscono il 60% degli ascolti e le serie tv il 25%.

Per Freccero che ha attraversato tutte le stagioni della tv, dalla commerciale alla digitale, non poteva mancare l’avventura della la tv on demand. “Il cambiamento è costante e oggi il consumo della rete influenza il consumo televisivo. Ci sono tanti pubblici, soprattutto attivi cioè che personalizzano l’offerta. “ogni serie tv nasce per fidelizzare il pubblico. Certo la concorrenza di Sky e Mediaset è agguerrita, ma credo ci siano spazi di manovra sul mercato. In ogni caso le costrizioni lasciano spazio alla creatività”.

Cubovision, con i suoi 220mila abbonati, è la videoteca on demand più grande d’Italia disponibile su tv tradizionali tramite decoder cubovision, su Smart tv e lettori blu-ray, in cui è presente l’applicazione cubovision, su PC attraverso il sito www.cubovision.it e anche in mobilità su smartphone e tablet Android, Apple e windows Phone 8/RT. E’ la conferma della crescita progressiva della televisione su internet, come testimoniato dal report di ITMedia Consulting, che ipotizza che nel 2016 i ricavi da SVOD (Subscription Video On Demand), supereranno il miliardo di euro, con un tasso medio di crescita del 73% l’anno.
“Le piattaforme on demand sono destinate a diventare la principale fonte di ricavo del cinema italiano – ha concluso De Chiara – del resto i film sono il prodotto che i nostri spettatori ricercano maggiormente. La sfida per il futuro è trasformare Cubovision in qualcosa di più di una videoteca online, con una sua identità editoriale”.