Al Riff-Rome Independent Film Festival viene presentato oggi in anteprima il documentario Wangki-Il silenzio delle sirene, opera prima dei giovani registi Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, prodotto da Maiora Film. Ambientato nel cuore dell’America Centrale, sulle rive del fiume Wangki che separa l’Honduras dal Nicaragua, il documentario è un viaggio alla scoperta del popolo indigeno dei Miskito.
Uomini e donne si raccontano tra esistenze scandite da momenti comunitari, flagelli ambientali, memorie di guerra, lotta per i diritti umani e conservazione delle tradizioni.
Protagonista è dunque un popolo provato dalla guerra civile, che vede il proprio fiume prosciugarsi anno dopo anno a causa di assurde politiche di sfruttamento ambientale e che tenta di contrastare lo schiavismo delle giovani donne, vendute dalle famiglie più povere in cambio di pochi soldi.
Il documentario è stato prodotto da Maiora Film e realizzato con la collaborazione e il supporto fondamentale del Fimi (International Indigenous Women’s Forum) e dell’Associazione Wangki Tangni.
“Sin dal principio – affermano i registi all’Adn Kronos – il nostro voleva essere un lavoro per mostrare più aspetti del popolo miskito. Abbiamo quindi individuato i temi che hanno costituito le tessere di un mosaico: il popolo, la natura, la guerra, la violenza, i miti. Wangki, il Rio Coco, è il fiume che li attraversa tutti e le sirene del mito sono ciò da cui tutto nasce e dove tutto finisce. La violenza, inoltre, riguarda e pervade tutto; è presente nella questione ecologica, con la natura sempre più deturpata dall’avanzare delle industrie. E’ presente nel popolo che, privato delle sue risorse, vive sempre peggio trasformando spesso il malessere in gesti estremi. E infine è insita nella guerra, che ha corrotto la popolazione e diviso i Miskito”, concludono i due registi.
La gestione progettuale della rassegna, in programma dal 3 all'8 giugno 2025, è affidata ad Annarita Borelli
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