Tra parodie dei poliziotti americani e strizzate d’occhio al pubblico giovanissimo dei Soliti idioti, prese in giro di Gomorra e citazioni cinefile varie (compresa una che occhieggia a Il racconto dei racconti), con una guest star già cult come Peppino Di Capri, che a sorpresa cavalca la scena (e non solo cantando), ecco Natale col boss, il film delle feste targato Filmauro, curato nella scrittura e nei tanti personaggi di contorno con attori, anche in piccoli ruoli, come Gianfelice Imparato e un’ironica apparizione di Antonella Clerici. Giulia Bevilacqua dà vita all’unico personaggio femminile di un certo peso, una ex poliziotta che “studia” da sex worker.
Mentre Christian De Sica e Neri Parenti tornano alle origini con un cinepanettone (Vacanze ai Caraibi) che replica la formula fin troppo collaudata, i De Laurentiis proseguono dunque nella ricerca di un rinnovamento generazionale del pubblico iniziata da qualche film a questa parte: con la comicità garbata di Lillo & Greg nei panni di due chirurghi estetici rapiti da un boss della camorra che vuole farsi cambiare i connotati. E che per un equivoco trasformano in un sosia di Peppino Di Capri – mentre lui voleva essere come Leonardo DiCaprio – mentre due poliziotti maldestri (Paolo Ruffini e Francesco Mandelli) sono sulle tracce del malavitoso.
Domani usciranno in sala entrambi i titoli e ci sarà da divertirsi a confrontare i risultati in una stagione cinematografica finora al di sotto delle aspettative e su cui incombe anche l’atteso Star Wars. Mentre Vacanze ai Caraibi è targato Medusa, Natale col boss arriva su 600 schermi ovviamente con Filmauro. “In 32 anni – dice Aurelio – abbiamo cambiato spesso registro e anche attori. A partire da Colpi di fulmine abbiamo imboccato una nuova direzione e dall’anno scorso, rinunciando al film a episodi per una storia corale siamo arrivati qui: bisogna dire che l’idea dello scambio tra DiCaprio e Di Capri è venuta a Lillo & Greg”.
Il cantante napoletano, classe 1939, si è mosso agevolmente sul set. “Sono 43 anni che tutte le sere canto Champagne, mi ha fatto un po’ impressione dover stonare e prendermi i fischi del pubblico, ma il doppio ruolo mi ha messo in gioco piacevolmente dopo 57 anni dedicati solo alla musica”. Per prepararsi ha lavorato 15 giorni con un coach. “E quando sul set loro improvvisavano, io entravo in crisi. Per fortuna non è capitato troppo spesso”. E scherza: “Questo DiCaprio ha mai vinto un Oscar?”.
Volfango De Biasi, che aveva iniziato come sceneggiatore di Neri Parenti, confessa: “Non avrei mai pensato di fare un giorno il film di Natale da regista, dopo aver aiutato Neri per due anni”. E spiega di aver cercato di uscire dal cliché. “Il 32° film di Natale della Filmauro è una commedia d’azione. Ho sempre amato i film americani che fondono umorismo, bravi attori e scene di tensione, e virarle al comico con accenti anni ’80 è stata una sfida che ho percorso insieme agli sceneggiatori: Alessandro Bencivenni, Tiziana Martini e Francesco Marioni, insieme a Lillo Petrolo”.
Rispetto alla competizione con il film di Ghini e De Sica, interviene Aurelio: “Non possiamo fare sempre lo stesso film, anche se non escludo di tornare a lavorare con Christian, siamo amici da sempre e non c’è nessuna preclusione. Ma i cicli, per quanto fortunati, si concludono, come è accaduto anche con Manuale d’amore. Col cinepanettone siamo stati ovunque, sulla neve, in India, sul Nilo: ci siamo divertiti a raccontare l’italiano medio che non voleva riconoscersi ma additava il vicino. Abbiamo mostrato la pochezza regalataci dai politici. Ma alla scadenza del contratto trentennale con Christian abbiamo deciso di cambiare rotta. E’ giusto far crescere altri attori-autori, come sono stati Benigni, Troisi e Verdone”. Mentre sulla sfida al box office che ormai si consuma in due settimane appena (in attesa di Checco Zalone, naturalmente) contro le cinque di un tempo, quando si usciva a inizio dicembre: “Ogni anno è stato un esame con gli esercenti, c’era sempre un film più importante che arrivava dall’America o scoppiava all’improvviso dall’Italia”. Mentre il figlio Luigi ricorda con un certo orgoglio che “il cinepanettone è il franchise più antico del mondo, più longevo anche di James Bond. Ma anche 007 è cambiato negli anni, da Roger Moore a Daniel Craig” e si capisce che il brand rimane in casa…
Da segnalare l’albo di Topolino “Lillow & Gregor” nella storia “Topolino, Paperino e le raccolte salva-Natale” in edicola dal 23 dicembre (a questo link potete scaricare le tavole con i protagonisti).
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