A volte non serve un grande budget per conquistare l’Academy. Nonostante la concorrenza di colossi come Spielberg, Branagh e Campion, a vincere il Miglior film agli Oscar 2022 è I segni del cuore (CODA) della regista Sian Heder, al suo secondo lungometraggio. Il film indipendente si aggiudica anche il premio per la Miglior sceneggiatura non originale e quello per il Miglior attore non protagonista, assegnato a Troy Kotsur, il primo interprete maschile non udente a vincerlo, il secondo in assoluto. La prima fu l’attrice non udente Marlee Matlin, che guarda caso interpreta proprio la moglie di Kotsur ne I segni del cuore, aggiudicandosi l’Oscar nel 1987 per Figli di un Dio minore.
Nonostante le ben 12 candidature Il potere del cane si aggiudica soltanto una statuetta, quella per la Miglior regia, assegnata a Jane Campion. Il film che si porta a casa più premi è Dune di Denis Villeneuve, con ben 6 statuette, grazie a una pioggia di premi tecnici: Miglior fotografia a Greig Fraser, Miglior colonna sonora ad Hans Zimmer e poi ancora Miglior sonoro, Miglior montaggio, Miglior scenografia e Migliori effetti speciali.
Niente da fare per i tre italiani candidati. È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino perde a favore del giapponese Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi nella categoria Miglior film internazionale, il film d’animazione Encanto ha la meglio su Luca di Enrico Casarosa e i Migliori costumi vanno a Crudelia, a discapito di quelli di Cyrano firmati da Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran.
Le statuette per i migliori interpreti protagonisti vanno a Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye) e Will Smith (l’attore di Una famiglia vincente – King Richard è stato protagonista durante la serata di premiazione di un clamoroso schiaffo a Chris Rock, reo di avere scherzato sull’alopecia della moglie). Entrambi gli attori erano alla terza candidatura in carriera. La migliore attrice non protagonista è invece Ariana DeBose (West Side Story).
La Miglior Sceneggiatura originale è quella di Belfast di Kenneth Branagh, mentre la Miglior canzone originale è No time to die di Billie Eilish, dell’omonimo film. Miglior documentario è Summer fo Soul di Questlove, Miglior cortometraggio documentario è The Queen of Basketball, Miglior cortometraggio è The Long Goodbye, mentre il Miglior corto animato è The Windshield Wiper.
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