Dopo le polemiche generate dalla nomination alla giovanissima Ryan Kiera Armstrong come Peggiore attrice per il film Firestarter, i Razzie Awards sono tornati indietro sui propri passi. A nome dei popolari premi dedicati al “peggio” del cinema ha parlato John Wilson in un comunicato ufficiale, riconoscendo l’errore e scusandosi per l’accaduto.
“Alle volte fai delle cose senza pensare. – si legge nel comunicato – Poi te le fanno notare e ti considerano responsabile. E lo capisci. Ed è per questo motivo che i Razzie sono stati creati. Le recenti valide critiche per la scelta dell’undicenne Ryan Kiera Armstrong come nominata a uno dei nostri premi ha portato alla nostra attenzione come fossimo stati insensibili in questo caso. Come risultato, abbiamo rimosso il suo nome dalla lista finale che potranno votare i nostri membri il mese prossimo. Crediamo inoltre che sia doverosa una scusa pubblica alla signorina Armstrong e vorremmo dirle che ci dispiace per qualsiasi sofferenza causata come risultato delle nostre scelte“.
“Avendo imparato da questa lezione, – conclude – vorremmo inoltre annunciare che, da questo momento in avanti, adotteremo una regola per le votazioni per i nostri premi che esclude ogni interprete o filmmaker di età inferiore ai 18 anni. Non abbiamo mai avuto intenzione di seppellire la carriera di qualcuno. Ed è per questo che è stato creato il nostro Redeemer Award. Facciamo tutti degli errori, noi inclusi”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci