“I primi della lista” al Premio Amidei

Da giovedì 19 a sabato 28 luglio Gorizia, nella location del Palazzo del Cinema-Hiaa Filma Parco Villa Coronini Cronberg, sarà protagonista della 31a edizione del Premio Sergio Amidei, diretto da Giuseppe Longo. La manifestazione prevede innanzitutto il Concorso per la Migliore Sceneggiatura Internazionale al quale partecipano i film: Marigold Hotel, Diaz-Non pulite questo sangue, Posti in piedi in paradiso, Il primo uomo, Una separazione, The Artist, Quasi amici-Intouchables.
A conferirlo una giuria composta dai registi Ettore Scola, Franco Giraldi e Marco Risi, dallo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, dallo sceneggiatore Francesco Piccolo, dalla produttrice Silvia D’Amico e dall’attrice Giovanna Ralli e dal nuovo giurato, lo sceneggiatore Massimo Gaudioso.

La stessa giuria assegnerà il Premio Opera Prima 2012: in gara I primi della lista di Roan Johnson e Io sono Li di Andrea Segre. Il Premio Amidei omaggia inoltre i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, che hanno ricevuto il Premio Opera d’Autore 2012, proponendo durante le giornate del festival la loro opera completa. Per l’occasione il Premio Amidei contribusce alla ristampa del loro film La notte di San Lorenzo assieme alla Cineteca Nazionale.

In occasione del terzo volume postumo di Ugo Casiraghi (“Storie dell’altro cinema”, Lindau/Premio Amidei, Torino, 2012), in presenza del curatore Lorenzo Pellizzari, verrà proposta una retrospettiva di alcuni dei film analizzati dal critico nel volume. In calendario tra gli altri: Primavera precoce al secondo mese lunare di Xie Tieli, L’arpa birmana di Natto Wada, Testimoni silenziosi di Yevgeni Bauer, Fiori d’autunno di Matja Klop, Terra in trance di Glauber Rocha, Campo Thiaroye di Ousmane Sembene e Thierno Faty Sow.

Nel solco dell’ormai stabile rapporto tra Premio Sergio Amidei e cinema francese, è di scena la trilogia scritta e ideata dal regista francese Marcel Pagnol dedicata all’universo umano di Marsiglia: Marius, Fanny e Cèsar.
Registi come Charini, Lattuada, Poggioli, Soldati, protagonisti del cosiddetto calligrafismo italiano, saranno invece al centro della sezione “La forma e la scrittura”.
Nella sezione Spazio Off-La scrittura (ir)reale dedicata al cinema italiano off e indipendente, troviamo: La vera leggenda di Tony Vilar di Giuseppe Gagliardi, Amore carne di Pippo Delbono, Cielo senza terra di Giovanni Davide Maderna e Sara Pozzoli, Freakbeat di Luca Pastore, Formato ridotto di Antonio Bigini, Claudio Giapponesi e Paolo Simoni, Roba da matti di Enrico Pitzianti.

In calendario per gli Eventi speciali: Tormenti-Film disegnato di Filiberto Scarpelli, Scialla! di Francesco Bruni, Mare chiuso di Stefano Liberti e Andrea Segre, L’eclisse di Michelangelo Antonioni, L’estate di Giacomo di Alessandro Comodin, Ladri di saponette di Maurizio Nichetti e Nonna si deve asciugare di Alfredo Covelli.

Ogni mattina, a partire dalle 10, nella Mediateca Ugo Casiraghi, sono in programma presentazioni di nuovi volumi sul cinema da parte degli autori: Roy Menarini e Goffredo Fofi “Dialogo critico a partire da Storie dell’altro cinema di Ugo Casiraghi”; cofanetto “La camera da letto-Un film in versi” di Attilio Bertolucci (edizioni Cineteca di Bologna) e anticipazioni sulle pubblicazioni da parte della “Cineteca di Bologna”, presentazione di Alice Autelitano; “Michel Gondry” a cura di Emanuele Protano, Il Foglio Letterario; “In cielo, in terra: Terrence Malick e Steven Spielberg” di Alberto Spadafora; “Concerto per macchina da presa-Musica e suono nel cinema di Krzysztof Kieslowski” di Ilaria Floreano; “Kill Bill Diary” a cura di Roberto Donati e “Videocronenberg ” di Claudio Bartolini, editi da Bietti Edizioni.

La mostra “Il cinema del cioccolato-Il cinema raccontato attraverso le figurine delle aziende dolciarie” sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 in Piazza Vittoria dal 19 al 28 luglio. Ad oggi sono circa 4.000 le figurine catalogate, prodotte da una settantina di aziende dolciarie italiane nel periodo compreso fra la metà degli anni ’10 e gli anni ’60 suddiviso in tre periodi: il cinema muto, dal sonoro alla seconda guerra mondiale, dagli anni ’50 in poi.