Si è conclusa la 27ma edizione di Sguardi Altrove Film Festival. I film vincitori sono stati quindi premiati in diretta streaming su Mymovies e sui canali social della manifestazione nella serata di venerdì 30 ottobre. Per il Concorso internazionale lungometraggi a regia femminile Nuovi Sguardi, la giuria composta dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, la regista Maria Sole Tognazzi, la montatrice Francesca Calvelli, il critico cinematografico Steve Della Casa e l’attrice e regista Stefania Casini, ha attribuito il Premio Cinema Donna alla regista Sherry Hormann per il film A Regular Woman (nella foto). Presentato al Tribeca Film Festival, è un dramma biografico che ripercorre la vera storia di Hatun “Aynur” Sürücü, una giovane donna tedesca di origini curde che ha lottato fino alla morte contro il maschilismo e per il diritto di vivere una vita libera e indipendente opponendosi al volere della famiglia. Uccisa dal fratello il 7 febbraio 2005 alla fermata di un autobus a Berlino, Aynur aveva 23 anni e un figlio di sei anni. In Germania il suo omicidio ha sollevato per mesi proteste e dibattiti sui matrimoni forzati. Il film è stato premiato con la seguente motivazione: “Evitando la strada della retorica e mantenendo però una grande tensione culturale e militante, il film dimostra come sia possibile raccontare in modo efficace l’attualità, mostrando uno sguardo non neutrale ma appassionato unito a una perfetta padronanza del linguaggio cinematografico”. A Regular Woman ha inoltre ottenuto due riconoscimenti collaterali: il Premio Movieday e il Premio WIFT&M Italia, consegnato dalla giuria delle Women in Film, Television & Media Italia composta da Giorgia Priolo, Lead Producer presso EDI Effetti Digitali Italiani; Ciro Scala, Content Manager Director Chili Tv e Anastasia Plazzotta, Ceo di Wanted Cinema.
La giuria del concorso internazionale Nuovi Sguardi ha assegnato anche due menzioni speciali a Espero tua Revolta (Your Turn), della regista brasiliana Eliza Capai, con la seguente motivazione: “Una cavalcata sulle immagini che illustrano le maggiori contraddizioni del nostro tempo, con uno sguardo particolarmente attento alla repressione violenta delle manifestazioni di piazza”.
E Too Late To Die Young, diretto dalla cilena Dominga Sotomayor Castillo, con la seguente motivazione: “Le immagini sconvolgenti della distruzione della natura e della desertificazione del territorio sono lo spunto per una riflessione forte su quanto il cambiamento climatico e lo sfruttamento irrazionale delle risorse possano causare un vero e proprio disastro destinato a ripercuotersi soprattutto sui più deboli”.
Una menzione speciale è stata inoltre assegnata dalla Giuria di WIFT&M Italia al film Slalom, primo lungometraggio della cineasta francese Charlène Favier, che racconta una storia di abusi sessuali nello sport ad alto livello, che porta il bollino del 73° Festival di Cannes.
Nel concorso #FrameItalia, vetrina dedicata al cinema italiano e aperta anche alla regia maschile, il Premio del Pubblico è andato all’opera prima di Nunzia De Stefano, Nevia, prodotta da Matteo Garrone. Il film ha inoltre ottenuto il Premio SNGCI assegnato dalla giuria Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani, presieduta da Laura Delle Colli, che lo ha premiato con la seguente motivazione: “Un’opera prima che rivela sensibilità e determinazione nelle mani di una regista e sceneggiatrice e di una giovane interprete, Virginia Apicella, che siglano il loro debutto con la forza delle proprie radici e, insieme, con assoluta caparbietà. In un ambiente dove nascere femmina non offre neanche la chance della parità, una storia di ribellione e di liberazione che parla di resistenza ai soprusi. E di una tenacia vincente”.
La giuria SNGCI ha inoltre attribuito una menzione speciale a Citizen Rosi di Didi Gnocchi, e Carolina Rosi: “Un racconto costruito come una vera e propria lettera d’amore non solo di una figlia ad un padre speciale come Francesco Rosi ma di due autrici che firmano una splendida lezione sul più militante cinema d’autore. Un film che il SNGCI ha segnalato con il Premio Francesco Pasinetti a Venezia e tra i finalisti dei Nastri d’Argento per il Documentario”.
Per quanto riguarda il Concorso internazionale cortometraggi Sguardi (S)confinati, la giuria costituita dalla fotografa Silvia Lelli, dal giornalista e critico cinematografico Stefano Giani e dall’attrice Annina Pedrini, ha consegnato il premio a The American Bull della regista iraniana Fatemeh Tousi, con la seguente motivazione: “Per l’abilità nel descrivere il rapporto fra uomo e animale in una società rurale. Costruito attraverso uno studio approfondito dei personaggi, il film denota il candore dell’età più giovane in relazione al disincanto e all’eccessivo disinteresse degli adulti, che tendono a servirsi degli animali come meri strumenti professionali. Nell’amore amaro del ragazzo per il giovane toro, ormai sterile per sopraggiunta senilità, si scorge la gratitudine e il sentimento verso un ‘compagno’ di vita oltre che di lavoro. Una narrazione dove nulla è inutile, niente è superfluo o banale e la riflessione si fa urgente e necessaria”.
La giuria ha inoltre assegnato 3 menzioni speciali a Elders di Parisa Sedaei-Azar e Ramin Farzaneh, Mother of di Gan De Lange e The Blue Cape di Alejandra Lòpez. Sempre all’interno del concorso Sguardi (S)confinati sono stati consegnati i seguenti riconoscimenti: Premio Talent Under 35 a The American Bull, assegnato dal Comune di Rho, nella persona di Sabina Tavecchia, Assessore alle Pari Opportunità e al Piano Strategico; Premio Giuria Giovani a Mother of, assegnato dagli studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti; Premio The Giornaliste a Kedamono – The Beast di Antonella Fabiano e Chiara Speziale, assegnato dal collettivo di giornaliste esperte di cinema e serie tv.
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