I premi di Integrazione Film Festival

Premio per il Miglior Cortometraggio di finzione a I am Fatou di Amir Ramadan, Premio per il Miglior Documentario a Playground Addiction di Carlo Furgeri Gilbert, Niccolò Rastrelli, Marzio Mirabella


Sono stati proclamati i film vincitori della 14esima edizione di IFF – Integrazione Film Festival, concorso internazionale per cortometraggi di finzione e documentari dedicati all’integrazione tra persone di diverse appartenenze culturali e provenienze nazionali, organizzato a Bergamo da Cooperativa sociale Ruah insieme a Lab 80 film. Sia in sala che in streaming, l’edizione 2020 ha raggiunto più di 2.200 spettatori.

Si è aggiudicato il Premio per il Miglior Cortometraggio di finzione I am Fatou di Amir Ramadan (Italia, 2019, 18’), storia della ricerca di identità di una giovane italiana di origine senegalese, la cui àncora di salvezza sono la musica e il canto. Il Premio per il Miglior Documentario è stato assegnato a Playground Addiction di Carlo Furgeri Gilbert, Niccolò Rastrelli, Marzio Mirabella (Italia, 2019, 12’), protagonista un campetto da basket di quartiere, a Milano, dove attraverso il gioco si crea un nuovo concetto di comunità e quindi di integrazione e conoscenza reciproca. Ai vincitori delle due sezioni va un premio di 1.000 euro ciascuno. Menzione speciale della Giuria a Vitiligo di Soraya Milla (Francia, 2019, 06’), viaggio nello spazio mentale di due donne immerse nel conflitto interno che riguarda la loro appartenenza, protagonista la melanina, capace di definire l’appartenenza perché “essere di culture miste significa attraversare continue ondate di dubbi”, come dice la regista. IFF ha deciso inoltre di donare a Soraya Milla il sottotitolaggio in italiano per la sua nuova web serie Afropolitaine, in cui recita anche Manda Touré (la serie è visibile on line sul canale Youtube dedicato).

Il Premio del Pubblico, istituito quest’anno per la prima volta con la possibilità di votare all’uscita dalla sala o al termine delle proiezioni streaming, per il Miglior cortometraggio a Freunde di Vladimir Di Prima e Lavinia Zammataro (Italia, 2019, 11’), racconto dell’amicizia nata alle Olimpiadi del ’36 tra gli atleti Jesse Owens, afro-americano, e Luz Long, tedesco; per il Miglior documentario La linea immaginaria di Paolo Bonfanti e Alessandra Beltrame (Italia, 2019, 40’), girato a Zingonia, area multietnica e ricca di diversità nella provincia di Bergamo. Ospite d’onore dell’edizione 2020 di IFF è stata Manda Touré, attrice afro-francese protagonista del film Tolo Tolo di Checco Zalone, che ha inaugurato il Festival e incontrato il pubblico bergamasco in due momenti, dialogando sui temi delle identità multiple, dei diritti, dell’integrazione tra culture e di afro-femminismo.

Presenza significativa anche quella di Mohamed Hossameldin, regista italiano di origine egiziana da tempo amico di IFF, che ha presentato fuori concorso il suo film Il passo, durante la seconda serata: un racconto sulle difficoltà che le danzatrici con l’hijab (il velo) vivono nel mondo dello spettacolo. Tema approfondito nel dialogo in diretta con le ballerine Giulia Bellotti e Engy El Shazly.  

autore
26 Ottobre 2020

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