I premi di Asiatica. Miglior Film è The 7th Flavour

Il Premio Città di Roma per il Miglior Film 2014 è andato a The 7th Flavour di Feng Ya Ping (Cina), menzione speciale a I’m Not Angry! di Reza Dormishian (Iran)


Si è chiusa la quindicesima edizione di Asiatica – Incontri con Il Cinema Asiatico, festival storico diretto dal regista Italo Spinelli, che ha portato nella capitale registi, artisti, personalità, con incontri e  proiezioni legati ai temi e alle culture dell’Asia, presentando oltre 50 opere, quasi tutte inedite, con sette lungometraggi e sette documentari in concorso. I membri della Giuria Film di Asiatica, Luigi Ontani, Gianni Massironi e Enrico Caria hanno assegnato il Premio Città di Roma per il Miglior Film 2014 a The 7th Flavour di Feng Ya Ping (Cina) con la seguente motivazione: “Per la capacità di trattare un tema fondamentale come il rapporto tra la tradizione e la modernità, incorporandolo nelle due figure esemplari del maestro e dell’allievo che si incontrano e si scontrano. Per la sensibilità nel ritrarre “l’incurabile personaggio femminile’’. Menzione speciale a I’m Not Angry! di Reza Dormishian (Iran) con la seguente motivazione: “Per un film coraggioso e indipendente che arricchisce le potenzialità del cinema civile, con un linguaggio moderno e sicuro anche grazie a una sceneggiatura ben strutturata; in un gioco di rimandi tra l’ostilità del contesto esterno e le ossessioni interiori dello straordinario protagonista’’.  

I membri della Giuria documentario, Luigi Di Gianni, Silvia Bonanni e Tommaso D’Elia hanno assegnato il Premio Città di Roma per il miglior documentario 2014 a A Dream Of Iron di Kelvin Kyung Kun Park (Corea del Sud/USA) con la seguente motivazione: “Per l’impronta fortemente autoriale, per la forza evocativa delle immagini e l’uso suggestivo del sonoro, per la capacità di superare il confine tra documentario e finzione misurandosi con il linguaggio del cinema’’.  Menzione speciale per i documentari a Profession: Documentarist di Shirin Barghnavard, Firouzeh Khosrovani, Farahnaz Sharifi, Mina Keshavarz, Sepideh Abtahi, Sahar Salahshoor, Nahid Rezaei (Iran), con la seguente motivazione: ”Per avere affrontato un tema politico e sociale di grande interesse attraverso un brillante ed efficace linguaggio cinematografico e restituendo un’immagine complessiva dei problemi del Paese molto chiara”.

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06 Ottobre 2014

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