La 14a edizione di Asiatica, Incontri con il cinema asiatico ha assegnato i seguenti premi: Premio Città di Roma per il Miglior Film a Television di Mostofa Sarwar Farooki (Bangladesh); Premio Città di Roma per il Miglior Documentario a 1001 Apples di Taha Karimy (Irak) e Menzione Speciale a Without Shepherds di Cary McClelland e Imran Babur (Pakistan); Premio della Giuria NETPAC (Network for the Promotion of Asian Cinema) a Snow On Pines di Payman Maadi (Iran); Premio del Pubblico al Miglior Film a Television di Mostofa Sarwar Farooki (Bangladesh); Premio del Pubblico al Miglior Documentario a Mohtarama di Malek Shafi’i e Diana Saqueb (Afghanistan).
La serata di chiusura di Asiatica ha ospitato anche la presentazione de L’Archivio a Oriente 3, coprodotto da Italo Spinelli e Marco Aureli per Mnemosyne con l’Istituto Luce Cinecittà. Asiatica ha invitato tre registi a realizzare cortometraggi usando film, documentari, fotografie e cinegiornali, girati nei loro paesi e conservati presso l’Archivio Storico del Luce.
I tre corti sono stati proiettati in una versione non ancora definitiva: Monkey Dance di Adilkhan Yerzhanov (Kazakhstan) ”un film sull’assurdità della vita e sull’alternanza del bene e del male”; Memories of The Future di Amira Chebli (Tunisia) ”un film che spiega che forse non c’è differenza fra ieri, oggi e domani” e Il sale della vita di Hisham al-Zouki (Siria), ”un omaggio alle memorie che ci restano dentro e che portiamo con noi fin dall’infanzia”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci