Si è appena conclusa la prima edizione di I Luoghi dell’Anima – Italian Film Festival, la manifestazione ideata e presieduta da Andrea Guerra, con la direzione artistica di Steve Della Casa e Paola Poli, dedicata al centenario della nascita di Tonino Guerra. Il Festival si è tenuto su MyMovies. Promosso dall’Associazione Tonino Guerra, è stato dedicato a opere cinematografiche in cui l’ambientazione è protagonista. Ha proposto in concorso film e documentari che sperimentano nuovi linguaggi per narrare al grande pubblico le memorie e le vicende di luoghi e persone. Il concorso ha voluto premiare le opere audiovisive particolarmente ispirate all’anima di un paesaggio: tradizioni locali; memorie e storia di luoghi e persone; tutela dell’ambiente e sostenibilità, secondo i principi del vivere lento; resilienza ambientale e umana; valorizzazione delle peculiarità di un contesto locale attraverso un linguaggio innovativo.
Notturno di Gianfranco Rosi è il Miglior Documentario, premiato dalla giuria presieduta da Terry George, e composta da Luca Cesari e Raffaele Milani perché l’oscurità del mondo s’illumina di una pietà e di una commozione profondissime e le immagini testimoniano una dignità dell’umano trattata con una grande potenza di sguardi.
Il Premio speciale del centenario Tonino Guerra è stato assegnato a Due scatole dimenticate perché incontra le parole di Tonino “creare luoghi e aspettare l’anima”, mentre la tenera mano di questa donna meravigliosa, Cecilia Mangini, solleva negativi e alambicchi per condividere con noi i volti, i sorrisi, il coraggio dei cittadini di Hanoi nel 1964.
La giuria lungometraggi presieduta da Ferzan Ozpetek e composta da Laura Delli Colli e Massimo Pulini assegna il Premio Tonino Guerra alla sceneggiatura e miglior film ad Assandira di Salvatore Mereu con questa motivazione: un film che esprime un senso di imprescindibile rispetto per la terra che cresce i propri figli – uomini e animali- custodendo nella sua fierezza anche quel valore ‘sacrale’ che trasforma un territorio in un luogo degli affetti e dell’anima. Nella storia avvincente di un film che, fin dal titolo, esprime, non a caso con una parola arcaica e insieme popolare, un ammonimento significativo, Assandira ci ricorda che non si può andare contro l’ordine naturale delle cose come non si può rinnegare ogni luogo che custodisca il valore più intimo di un’emozione privata. Meno che mai se la sua trasformazione si annuncia come un prezzo da pagare al progresso.
Il premio miglior fotografia è andato a Daria D’Antonio per Tornare di Cristina Comencini e il premio miglior scenografia a Tonino Zera per L’incredibile storia dell’Isola delle rose di Sydney Sibilia. Come miglior interprete sono stati premiati Elio Germano per L’incredibile storia dell’isola delle rose e Giovanna Mezzogiorno per Tornare; il Premio ACMF miglior colonna sonora assegnato dalla giuria del direttivo dell’Associazione Compositori Musiche da Film, presieduta da Pivio, va a Michele Braga per L’incredibile storia dell’isola delle rose, per il lavoro di ricostruzione storica delle atmosfere in cui si svolgono le vicende raccontate nel film.
Una Menzione speciale va a Semina il vento di Danilo Caputo. https://www.luoghidellanima.it
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