I Kids parigini di Larry Clark, tra skate ed eccessi

VENEZIA – “Mon petit garçon… Mon petit garçon…”, dice ansimando un uomo maturo e laido mentre succhia eccitato i piedi di un adolescente. Un attimo dopo, il primo piano di quest’ultimo rivela un volto inebetito, triste, alienato. Nonostante le numerose scene di sesso esplicito, fellatio e cunnilingus (per di più sistematicamente filmate da altri ragazzi con gli smartphone), è questa una delle scene più disturbanti di The Smell of Us, il nuovo film di Larry Clark presentato in prima mondiale alle Giornate degli Autori, ma senza il suo regista, che all’ultimo momento ha dato forfait a causa di un problema di salute.

Il cineasta e fotografo statunitense che ha dato scandalo con i suoi ritratti di teenager americani persi tra skateboard ed eccessi, consumismo e isolamento morale, mantiene saldo l’obiettivo sulla generazione perduta e i suoi intrattenimenti sessuali, ma sposta la location a Parigi, precisamente al Dôme, tra il Museo d’Arte Moderna e la Torre Eiffel. Lì si riuniscono un gruppo di ragazzi per fumare, bere, intrecciare i loro corpi senza pudori e skateare, magari usando un barbone (lo stesso Larry Clark) come ostacolo da saltare, mentre un uomo (Michale Pitt in un cameo), poco più in là, suona la chitarra.

“Volevo fare un film sulla gioventù francese sin da quando andai a Cannes per Kids nel 1995 – aveva detto Clark, che quella volta, quasi vent’anni fa, folgorò il Festival con il suo film d’esordio – Incontrai alcuni ragazzi e li invitai all’anteprima. Uscii con loro, li fotografai, imparai a conoscere la cultura adolescenziale francese, entrando anche nelle loro case per incontrare i genitori a cena. Capii allora che potevo fare un film in Francia sui giovani e su ciò che mi interessava”. In The Smell of Us l’attenzione è per i volti angelici e i corpi sfrenati di J.P. (Hugo Behar-Thinieres) e Math (Lukas Ionesco), che si vendono per qualche biglietto da cento euro ma rimangono svuotati dalla noia e dall’annullamento di ogni emozione sotto lo sguardo di Larry Clark, che elimina ogni filtro e ogni giudizio.