Da Iñárritu ad Aronofsky, da Guadagnino a Virzì, passando per Noah Baumbach, Walter Hill, Paul Schrader e tanti altri. A 90 anni dalla nascita, la Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia continua ad essere palcoscenico dei più importanti talenti della scena cinematografica mondiale. In questa 79ma edizione, la selezione ufficiale del festival diretto da Alberto Barbera propone in tutte le sue sezioni una serie di titoli che faranno senz’altro parlare gli appassionati nei prossimi mesi. A partire dai numerosi film italiani che, nonostante le dichiarazioni dello stesso Barbera, hanno tutte le carte in tavola per farsi notare nel panorama internazionale.
Internazionale, in effetti, è anche la fattura dei nuovi film di Luca Guadagnino e Andrea Pallaoro (entrambi al debutto il 2 settembre), interamente girati negli Stati Uniti, ovviamente in lingua inglese. Bones and All di Guadagnino ha già fatto discutere per le sue tematiche legate al cannibalismo. Ambientato nel Midwest americano, ha come protagonista Tylor Russel e Timothée Chalamet, diventato un divo a partire dal successo di Chiamami col tuo nome, diretto proprio dal regista italiano. Dall’altra parte, Monica, la storia intima di una donna che torna a casa dopo una lunga assenza interpretata dall’attrice transessuale Trace Lysette.
Ha come protagonista una grande interprete internazionale anche L’immensità di Emanuele Crialese, che trasporta la protagonista Penélope Cruz nella Roma degli anni ’70. Ambientazione storica simile a quella del film di Gianni Amelio Il signore delle formiche, che racconta la drammatica vicenda del drammaturgo e poeta Aldo Braibanti, interpretato per l’occasione da Luigi Lo Cascio. Con lui nel cast troviamo anche Elio Germano, Leonardo Maltese e Sara Serraiocco. È un viaggio indietro di secoli quello compiuto, invece, da Susanna Nicchiarelli, con il suo Chiara che racconta la storia di una amica e seguace di San Francesco interpretata da Margherita Mazzucco.
Ma l’Italia porta titoli anche fuori concorso, come il nuovo attesissimo nuovo film di Paolo Virzì: Siccità. Un racconto corale ambientato in una Roma quasi post-apocalittica, con un Tevere completamente prosciugato da quasi un anno di siccità e con un’umanità allo sbando. Tra gli interpreti troviamo Silvio Orlando. Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni e Monica Bellucci. È tratto da un thriller di Jo Nesbø il nuovo film di Francesco Carrozzini The Hanging Sun con protagonista Alessandro Borghi. Infine, tra i tanti film italiani presenti nelle altre sezioni, segnaliamo il debutto d’attrice della cantante Elodie, nel film di Pippo Mezzapesa Ti mangio il cuore, in concorso nella sezione Orizzonti. Un dramma in bianco e nero sulla criminalità pugliese.
Tra i tanti titoli internazionali in Concorso pronti a stupire la giuria guidata da Julianne Moore non si può non citare il film d’apertura del festival White Noise (Rumore Bianco) dell’autore di Storia di un matrimonio Noah Baumbach. Una commedia nera tratta dal romanzo di Don DeLillo con Adram Driver e Greta Gerwig. Altrettanto indispensabile è il nuovo film del regista premio Oscar Alejandro G. Iñárritu Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades, che racconta il viaggio verso casa di un un noto giornalista e documentarista messicano che vive a Los Angeles. Non possiamo che consigliare anche film di Martin McDonagh, un autore che sbaglia di rado e che torna alla ribalta 5 anni dopo Tre manifesti a Ebbing, Missouri (presentato in Concorso proprio a Venezia) con The Banshees of Inisherin (Gli spiriti dell’Isola). Ambientato su una remota isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda, ha come protagonisti Colin Farrell e Brendan Gleeson. Difficilmente tradirà anche Darren Aronofsky con il suo nuovo The Whale, dramma che vede il ritorno in un ruolo di prestigio di Brendan Fraser, nei panni di un uomo obeso che cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente. Non è l’autore, quanto il contenuto, ad attirare l’attenzione sul biopic Blonde, film di Andrew Dominik con protagonista Ana de Armas nei panni dell’indimenticabile Marilyn Monroe. Infine, non possiamo che citare The Son di Florian Zeller, autore che dopo lo straordinario debutto di The Father torna con un nuovo dramma familiare interpretato da un cast straordinario composto da Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath ed Anthony Hopkins.
Il concorso di Venezia è ricco di tanti altri titoli, magari privi di nomi di punta dall’appeal internazionale ma che potrebbero tranquillamente inserirsi per la vittoria finale. Tra questi citiamo Khers Nist (Gli orsi non esistono) del regista dissidente iraniano Jafar Panahi, recentemente imprigionato nel suo paese. Il film racconta due storie d’amore parallele che devono sfidare la forza della superstizione e le dinamiche del potere.
Tra i film fuori concorso non possiamo non citare Master Gardener di Paul Schrader, regista che verrà premiato con il Leone d’oro alla carriera, che in questo nuovo film racconta di meticoloso orticoltore di Gracewood Gardens alle prese con una nuova capricciosa apprendista. Da non perdere anche il nuovo lavoro di Walter Hill, Dead for a dollar, western con Christoph Waltz, Willem Dafoe e Rachel Brosnahan. Infine, citiamo il film d’esordio alla regia dell’attrice Olivia Wilde, Don’t Worry Darling con Florence Pugh, Harry Styles, Chris Pine.Il film ha fatto discutere nei giorni scorsi per le dinamiche del set che hanno escluso dal cast Shia Labeouf. Attore che sarà presente al festival nel film Padre Pio di Abel Ferrara che sarà presentato nelle Giornate degli Autori (qui l’intervista al regista).
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni
Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre
A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi