Un Festival speciale, che fa della diversità il suo punto di forza, è l’As Film Festival, giunto alla quarta edizione, che si è conclusa con grande affluenza di pubblico domenica 11 dicembre al Maxxi di Roma. Diretto da Giuseppe Cacace, con la fattiva collaborazione di Angela Prudenzi, è il primo festival cinematografico internazionale realizzato con la partecipazione attiva di persone che si riconoscono nella condizione autistica e sindrome di Asperger. La selezione dei cortometraggi è a cura dei ragazzi nella condizione autistica dell’associazione NOT EQUAL e ha messo in evidenza differenti temi oltre all’autismo: immigrazione, integrazione, razzismo e terrorismo con un occhio particolare a bambini e adolescenti che vivono in contesti difficili. Nel corso dell’anno i membri dello staff si incontrano, vedono film, discutono di cinema in un cineclub permanente autogestito, un contesto protetto, autism friendly, in cui possono nascere amicizie ed affetti. Il festival è solo l’ultima fase del percorso. Il progetto li aiuta gradualmente a socializzare con coetanei nella condizione autistica, quindi ad entrare in contatto con persone neurotipiche, infine ad affrontare la collettività, fino a sentirsi parte attiva di essa. AsFF intende contribure alla diffusione di una cultura dell’autismo mostrando la neurodiversità sotto una nuova luce, non semplicemente in quanto handicap o mancanza, ma come forza, come risorsa, come punto di vista diverso sulla realtà, secondo l’idea per cui “Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente” (Temple Grandin).
Alla serata di premiazione erano presenti anche Vinicio Marchioni, Milena Mancini e Diego Bianchi. La giuria composta dai registi Antonietta De Lillo e Agostino Ferrente e dai critici cinematografici Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò ed Emanuele Rauco ha assegnato:
PREMIO ASFF 2016 – PUNTI DI VISTA – MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ITALIANO
Sinnò me moro di Pierpaolo Palladino che racconta il difficile e creativo processo di realizzazione di un film su un Natale molto alternativo che non si riesce a fare per gli interminabili problemi produttivi. “Per la freschezza con cui si racconta il lavoro, la fatica e l’armonia nella costruzione di uno spettacolo, ravvivando la tradizione del cinema nel cinema e giocando su differenti piani del racconto; per la passione con cui descrive i personaggi raccontando la grande comunità creatasi intorno al loro progetto; per la capacità anche ironica di descrivere l’arte come mezzo per creare integrazione sociale e superare le difficoltà e le barriere”
PREMIO ASFF 2016 – PUNTI DI VISTA – MENZIONE SPECIALE
A Girl Like You di Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti, storia di una ragazza adolescente e poco compresa dai genitori che scappa di casa con la sua migliore amica. “Per la leggerezza con cui si racconta un passaggio di crescita fondamentale, per la partecipazione nella descrizione dei personaggi e per la maturità dello stile cinematografico”
PREMIO ASFF 2016 – POINTS OF VIEW – BEST INTERNATIONAL SHORT FILM
Il silenzio di Ali Asgari e Farnoosh Samadi che hanno inviato un videomessaggio di ringraziamento. La Giuria di Confronti era composta da Giuliano Montaldo, Lella Costa, Benedetta Tobagi, Steve Della Casa. La motivazione: “Il silenzio è assordante, nella sofferenza e nella malattia. Puerili e ingenui occhi ne osservano la verità; una verità che spesso non si vuol vedere, affrontare, conoscere e dove, il dolore e l’impotenza trasudano lacrime riversate sulle pareti di un ospedale, per rimanervi imprigionate, urlate, in una babele di parole, poi rincorse. Rimane una speranza: quella dell’umanità ritrovata. Il corto con inquietante dolcezza racconta l’esule e difficile condizione di donne e bambine imprigionate nelle loro emozioni e, in un certo senso, nel luogo che le ha ospitate”.
Al tedesco Trial & Error di Antje Heyn è andato il PREMIO ANIMATION NOW! 2016 – BEST SHORT FILM assegnato dalla giuria composta da Davide De Cubellis (illustratore, fumettista e storyboard artist), Daniele “Dandaddy” Babbo (regista), Paolo Bassotti (scrittore), Ivan Corbucci (montatore e regista), Gabriele Pierro (art director e audio visual designer), Elena Testa (responsabile dell’ Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa IVREA), Lorenzo Tomio (compositore e musicista), Federico Baciocchi (art director). Motivazione: “Per la sua efficacia comunicativa e per il perfetto equilibrio delle sue componenti: un’ idea creativa fatta di soluzioni visive, stilistiche e sonore, solo apparentemente semplici, sostenuta da una scrittura articolata e intelligente. Un cortometraggio che riesce a coinvolgere lo spettatore in un gioco mentale che non si esaurisce in sé e non fa leva su facili emozioni, ma accarezza e consola con un’inaspettata dolcezza.
PREMI SPECIALI “I RAGAZZI DEL CINECLUB”
riconoscimenti assegnati dai ragazzi nella condizione autistica che collaborano al festival o partecipano alle attività di laboratorio
a Milena Mancini e Vinicio Marchioni
Diego Bianchi
la redazione di GAZEBO
Pierpaolo Palladino per Sinnò me moro
Il Festival è organizzato da associazione culturale NOT EQUAL in collaborazione con FONDAZIONE MAXXI (in particolare con l’adesione del PUBLIC ENGAGEMENT) e CONFRONTI, la rivista della cooperativa COM NUOVI TEMPI, con il contributo dell’ANG Agenzia Nazionale per i Giovani, Regione Lazio, 8X1000 della Chiesa Valdese, FICC Federazione Italiana Circoli del Cinema, con il supporto di RAI CINEMA. Main mediapartner RAI e mediapartnership di RAI Cultura, RAI Movie, Repubblica.it, Cinecittà News, Fred, Diari di Cineclub. Con la partecipazione di Astarte, Programma Pegaso, AMISnet, Gruppo Asperger Lazio, Asperger Pride.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis