La tragedia del lutto e della morte versus la leggerezza della commedia o l’arma tagliente del sarcasmo che tocca – è il caso di No Man’s Land – anche la guerra. Contro chi combatterà Nanni Moretti la battaglia per l’Oscar? I “nemici” saranno una cinquantina, qualcuno già con nome e cognome. Le fabuleux destin d’Amelie de Montmartre, per esempio, il blockbuster di Francia firmato Jean Pierre Jeunet che ha conquistato l’Europa, pur in mezzo alle polemiche (favola superficiale o capolavoro di ingenuità?).
Anche la Svezia punta tutte le sue carte su Jalla! Jalla! un film divertente e outsider – l’ha girato in digitale Josef Fares, un quasi esordiente libano-svedese di 24 anni. Dalla Bosnia No Man’s Land di Danis Tanovic, premiato a Cannes per la sceneggiatura, si candida alla statuetta con un ritratto virato in satira amara di tre soldati intrappolati in una trincea.
L’Islanda promuove invece The Seagull’s Laughter (La risata del gabbiano), di Agust Gudmundsson, già vincitore di sei premi da parte dell’Academy islandese per il film e la televisione: è la storia di Freyia, ambientata negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, che dopo la morte del marito sconvolge il villaggio di pescatori dove vive.
Dal romanzo di Fernando Vallejo è tratto La vergine dei sicari di Barbet Schroeder, presentato a Venezia. Il film della Colombia è ambientato nelle strade violente di Medellin, una delle città della droga. Il Belgio spera nella ben più tranquilla favola di Pauline e Paulette. Film girato in lingua fiamminga, scritto e diretto da Lieven Debrauwer e già presentato sia alla prestigiosa Settimana della Critica a Cannes che al Mifed. E’ la storia di Pauline, una donna di 66 anni che ha l’età mentale di una bambina, affidata alle cure amorevoli della sorella maggiore, Martha. Purtroppo con la morte di Martha, scoppia una brutta guerra per la sua eredità tra Pauline e le altre due sorelle.
Il film portabandiera tedesco ha un titolo molto conturbante e minaccioso. Das Experiment è un thriller psicologico diretto da Oliver Hirschbiegel e tratto dal libro, Black Box (La scatola nera) di Mario Giordano, scrittore che rimase affascinato da un esperimento sul comportamento psicologico condotto all’Università di Stanford negli anni ’70.
L’India affida il suo orgoglio nazionale a Lagaan.
Ma l’Italia non è stato l’ultimo paese a dare l’annuncio del film da sottoporre all’Academy, anche la Spagna soltanto ieri ha comunicato la sua scelta: Juana la loca (Amore folle) di Vicente Aranda. Il film è la drammatica storia di Giovanna la Pazza, una regina vissuta nella Spagna del ‘500. Juana la loca ha prevalso su altri due titoli “papabili” come Sex and Lucia di Julio Medem e No news from God che vede come protagonista la stella iberica del momento, Penelope Cruz.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk