Presentato per la prima all’ Ischia Global Fest 2016, esce il 10 novembre in sala I cantastorie di Gian Paolo Cugno, pellicola originale che mira a evidenziare un tema culturale tutto italiano. Non una commedia ma una storia del Sud Italia, partendo da un tema popolare e dimenticato.
Angelo è imprenditore di successo a Roma. La moglie Anna è un giovane avvocato in carriera, ma la crisi taglia il credito all’impresario che finisce col fare il manovale alle dipendenze di un suo ex operaio. Anna lascia Angelo e lui decide di ritornare in Sicilia e la bambina, Maria Teresa, che lo ama, lo segue nell’avventura. Fino a quando un furgone e un anziano cantastorie gli cambiano la vita…
Angelo riscopre la tradizione di famiglia e farà il cantastorie con esiti incerti battendo le piazze, ma riacquisterà dignità e fiducia in se stesso. La tradizione come seconda chance che traghetta verso un nuovo futuro, anche stimolato dell’entusiasmo di sua figlia che viene totalmente rapita da questa antica tradizione, di nuovo attuale, perché raccontare storie renderà il futuro più interessante. “I Cantastorie è un film girato dal vero – dice il regista – sporcandosi le mani per le strade siciliane. Solo con questo metodo ho potuto catturare la storia che avevo in testa”.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025