Comincerà il 10 ottobre a Firenze il 58mo appuntamento con il Festival dei Popoli, che conferma l’impegno della manifestazione nella diffusione e nella premiazione del cinema documentario italiano e straniero. Un’edizione quella del 2017 con alcune novità. Prima tra tutte, la sezione “Effetto Domino”, dedicata “ai sogni e agli incubi del potere contemporaneo”, composta da 9 documentari stranieri che mettono in evidenza gli aspetti chiave del potere: la figura del leader, il carisma di un capo, il rapporto con il popolo.
Tra questi, 4 film d’archivio dedicati ai 100 anni di John Fitzgerald Kennedy, realizzati da Robert Drew & Associates, il team di cineasti, padri del cinema diretto: Primary (1960), Adventures on the New Frontier (1961), Crisis: Behind a Presidential Commitment (1963) e Faces of November (1964).
Tra gli altri titoli della sezione, The Beatles, Hippies and Hells Angels di Ben Lewis sulla casa discografica dei Beatles, Death in the Terminal di Tali Shemesh e Asaf Sudri, sull’attentato, minuto per minuto, dell’8 ottobre 2015 alla stazione israeliana dei pullman di Beersheba e Meuthen’s Party di Marc Eberhardt, su Jörg Meuthen, il professore di economia candidato al parlamento tedesco come capolista del partito della destra populista AfD.
Tra le novità, anche la retrospettiva sul regista giapponese Kazuhiro Soda – la prima in Europa – dal titolo “Il metodo della contemplazione: il cinema di Kazuhiro Soda”.
La programmazione, inoltre, prevede una selezione di 82 documentari, di cui 21 titoli inediti internazionali e 6 inediti italiani, proiettati nelle sale cinematografiche La Compagnia, Spazio Alfieri, con la collaborazione dell’Istituto francese.
Ad aprire il festival, Dancer di Steve Cantor, il biopic del ballerino russo Sergei Polunin, considerato dal ‘New York Times’ “il ballerino più dotato della sua generazione”, mentre in chiusura sarà la volta di This is Everything: Gigi Gorgeous, il documentario di Barbara Kopple (due volte vincitrice di Oscar) sulla modella, attrice e youtuber transgender Gigi Lazzarato.
Tra gli eventi speciali, saranno proiettati Visages,Villages, scritto e diretto dall’icona della Nouvelle Vague Agnès Varda e dallo street artist trentatreenne JR, in collaborazione con l’ambasciata francese; Le Vénérable W di Barbet Schroeder, il ritratto del “Venerabile Wirathu”, il monaco buddista contrario all’integrazione dei musulmani in Birmania e Radio Kobani di Reber Dosky sulla lenta ripresa della città curda.
All’interno della selezione di film italiani – che concorrono al premio Cinemaitaliano.info – CG Entertainment, al premio distribuzione in sala “Gli Imperdibili”, al premio del pubblico e al premio “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni” – ci sono due film sulla lotta per la casa: Aperti al pubblico di Silvia Bellotti, sulle battaglie quotidiane all’Istituto Autonomo per le Case Popolari di Napoli e Arca Hotel di Gabriele Licchelli e Santiago Raphael Priego, sulla permanenza di 50 migranti in un vecchio albergo pugliese negli anni ‘80.
A seguire, L’ultima Popstar di Claudio Casazza, Stefano Zoja e Carlo Prevosti, che racconta i preparativi per l’arrivo di Papa Francesco a Monza il 25 marzo 2017; Le allettanti promesse di Chiara Campara e Lorenzo Faggi, sul paese alpino di Esino Lario, al confine con la Svizzera, che nel 2016 ha ospitato il raduno annuale dei volontari di Wikipedia. The Remnants di Paolo Barberi e Riccardo Russo, che esplora il Laos, il paese più bombardato della storia, ancora disseminato di bombe inesplose, e infine, Via della Felicità di Martina di Tommaso, un film che ripercorre il viaggio di Elisa dalla periferia di Bari a Bonn, dove scoprirà che la nuova vita è diversa da come la immaginava.
Una sezione a parte, inoltre, presenta “Meridiano Zero”, una selezione di documentari dedicata ai Paesi e i temi di riferimento della Cooperazione italiana, presentata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
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