Sta sviluppando per Netflix l’adattamento dell’ultimo romanzo di Elena Ferrante, La Vita Bugiarda degli Adulti, ma soprattutto – il fondatore di Fandango, Domenico Procacci – tra i nuovi film in cantiere ha il suo esordio nell’horror: Pantafa – di cui sono appena terminate le riprese – con Kasia Smutniak nella parte di una madre determinata a proteggere la sua bambina dagli spiriti del male. Lo ha annunciato lo stesso produttore in una intervista esclusiva a “Variety”. Nel film Marta è una donna in carriera la cui figlia Nina (Greta Santi) viene perseguitata di notte dagli spiriti maligni che popolano i sogni degli abitanti del villaggio montano di Malanotte.
L’ispirazione è un’antica leggenda italiana. La Pantafa o Pantafica è una figura spettrale del folklore abruzzese e marchigiano, personificazione dell’incubo, spesso con le sembianze di una vecchia strega che si materializza in camera di chi dorme e gli impedisce di respirare.
La regia è stata affidata a Emanuele Scaringi, che ha diretto anche la serie tv L’Alligatore: “Fandango non ha mai fatto un film dell’orrore in 30 anni di esistenza perché personalmente non sono un fan del genere“, ha detto Procacci alla testata statunitense: “Ma Scaringi credeva veramente nel progetto, così ho dato luce verde”. Un sofisticato film dell’orrore, in cui emergono anche i costumi curati da Gabriella Pescucci.
Il produttore ha spiegato che Pantafa, prodotta in collaborazione con Rai Cinema, sia quel tipo particolare di horror che mescola naturalismo e terrore e potrebbe dunque affiorare sul circuito internazionale dei festival.
Una storia delicata e intima sulla ‘stranezza’ che accompagna le nostre vite. Una produzione Altre Storie con Rai Cinema
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