‘Holy Shoes’. L’opera prima di Luigi Di Capua è un saggio sulla tirannia del desiderio

Intervista a Luigi Di Capua, Raffaele Argesanu, Ludovica Nasti, Isabella Briganti


Da sempre affascinato sul meccanismo di formazione della nostra identità di esseri umani, dominato dal desiderio, Luigi Di Capua, già sceneggiatore di film come Sono Solo Fantasmi o Smetto quando voglio – Ad Honorem, dedica al tema la sua opera prima, Holy Shoes, presentato Fuori Concorso al 41esimo Torino Film Festival nella sezione La Prima Volta. Racconto corale che indaga sulla tirannia del desiderio, Holy Shoes vede i suoi personaggi, tra cui una coppia di adolescenti interpretati da Raffaele Argesanu e Ludovica Nasti, in un rapporto ambiguo con gli oggetti, sopratutto le scarpe, ormai feticcio che più di tutti si è allontanato dalla propria funzione primaria. Luigi Di Capua definisce i suoi protagonisti delle anime desideranti all’interno di una storia che potrebbe essere ambientata in qualsiasi metropoli al mondo poiché a guidare la narrazione e le azioni di questi personaggi ci sono i codici di consumismo e globalizzazione.

Erma Pictures
01 Dicembre 2023

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