Hitchcock in sala il 4 aprile

COURMAYEUR – E’ sir Alfred il grande protagonista della prima giornata della 22/a edizione del Noir in Festival di Courmayeur, in programma da oggi a domenica 16. L’apertura della manifestazione che esplora le sfumature del giallo tra le pagine dei romanzi e i fotogrammi delle pellicole è infatti affidata a Hitchcock, firmato dal regista di madre canadese e padre americano Sacha Gervasi, uno dei documentaristi più famosi al mondo dopo l’Emmy Award guadagnato con il suo Anvil. Un cast lussuoso, composto da Anthony Hopkins, Helen Mirren e Scarlett Johansson compone un omaggio alla storia d’amore tra il maestro del brivido e la moglie Alma Reville (anche autrice del montaggio di Psycho), e ripercorre la spericolata lavorazione di quel film culto. Il regista ha scritto il film ispirandosi al libro omonimo di Stephen Rebello “Hitchcock” ed è attualmente impegnato nel remake americano di Headhunters, il film norvegese vincitore della scorsa edizione del Noir in Festival.

Accanto all’anteprima nel segno del celebrato autore di La finestra sul cortile, il primo giorno del festival di Courmayeur propone le conversazioni con gli scrittori noir al Jardin de l’Ange, che saranno inaugurate dal narratore alpinista Andrea Gennari Daneri con Mangart, thriller d’alta quota. Il primo film in concorso sarà invece Berberian Sound Studio di Philip Strickland, omaggio all’epoca d’oro del “giallo” italiano degli anni ’70. “Volevamo un esordio che rispecchiasse le molte anime della nostra passione per il noir tra glamour e scoperta, cinefilia e divertimento. Con Alfred Hitchcock è servito in tavola il delitto perfetto!”, hanno detto i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri.

“Ridare smalto, voglia, motivazioni e storie al ‘giallo’ nell’Italia del cinema”. Questo l’ambizioso obiettivo dei dieci registi, sceneggiatori, produttori, giornalisti, storici, critici che nel dicembre 2011 si sono riuniti festival di Courmayeur grazie al sostegno e alla collaborazione con Istituto Luce Cinecittà . Ripartire dagli esempio migliori del cinema nostrano del passato, attingere dalla buona letteratura, saper reinterpretare episodi della storia recente ne sono i presupposti, che vengono analizzati anche quest’anno nel convegno Vedo Nero, per usare il Noir in Festival come “osservatorio privilegiato per suscitare, monitorare, accompagnare, la voglia di cineasti e produttori che non chiedono di meglio che ‘sporcarsi le mani’ con tutte le sfumature cromatiche di noir”. Il dibattito è in programma mercoledì 12 alle 9.30, tra i partecipanti Carlo Bonini, Heidrun Schleef, Andrea Purgatori, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, Toni D’Angelo, Enzo Monteleone, Carlo degli Esposti, Fabio Ferzetti.