“Habibi” è il miglior corto, un Nastro all’esordiente Valeria Golino

Habibi di Davide Del Degan miglior corto, Ferdinando Cito Filomarino miglior regista per Diarchia e Valeria Golino migliore regista esordiente per Armandino e il Madre. Aspettando i premi di Taormina, i cortometraggi italiani hanno avuto la loro serata di gloria con i Nastri d’argento del cortometraggio assegnati dai giornalisti del Sngci a Cortina d’Ampezzo.

Un Nastro al “talento emergente” è andato a Laura Bispuri, che correva con due titoli Passing time, già vincitore del David di Donatello, e Biondina, nella terna 2010 del progetto perFiducia. Nel decennale dei Corti d’Argento, abbinati quest’anno al festival Cortinametraggio, un Nastro speciale è andato al miglior attore Nicola Nocella, vincitore per Omero, bello di nonna di Marco Chiarini, altro titolo del progetto perFiducia 2011, progetto al quale i giornalisti cinematografici hanno anche assegnato una menzione speciale “per il complesso delle qualità tecniche e artistiche”.

Tra i festeggiati in una serata condotta all’AudiPalace di Cortina da Diane Fleri e ripresa da Coming Soon Television, anche i registi di Rita Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, ai quali è andata la menzione speciale “per la qualità estetica e l’originalità dell’impianto narrativo” del film e il produttore del corto Massimo Cristaldi, premiato “per lo straordinario successo anche internazionale” che Rita ha conquistato nei festival.

Menzione speciale per la sceneggiatura a Come si deve di Davide Minnella, per il miglior soggetto a Vomero travel di Guido Lombardi. Segnalazioni infine per la migliore fotografia a Diarchia e Armandino e il Madre. Miglior corto d’animazione è Il pianeta perfetto di Astutillo Smeriglia.

Valeria Golino, felice che anche il suo lavoro da regista sia stato segnalato, “dopo tutta l’attenzione che mi avete dedicato come attrice”, ha spiegato che questo film, che fa parte di un progetto produttivo del pastificio Garofalo, le ha dato la possibilità di costruire qualcosa di veramente suo e “che sicuramente mi ha permesso di toccare e sperimentare delle corde emozionali di questa finalmente rivalutata arte del corto”.