Emad Burnat, cineasta palestinese candidato agli Oscar, è stato fermato all’aeroporto di Los Angeles e minacciato di deportazione dalle autorità Usa per l’immigrazione. Il suo documentario Five Broken Cameras è in gara nella notte delle stelle e lui era arrivato martedì sera dalla Turchia con la moglie e il figlio di 8 anni quando è stato intercettato dagli addetti alla frontiera. “Mi hanno chiesto di dimostrare che sono candidato agli Academy Awards. Mi hanno detto che se non fossi riuscito a dimostrarlo sarei stato rispedito in Turchia con la famiglia seduta stante”, ha detto Burnat. In aiuto del documentarista è arrivato Michael Moore, un membro dell’Academy: in una serie di messaggi Twitter il cineasta di Fahrenheit 9/11 ha fatto sapere di essere intervenuto per risolvere la situazione. “Apparentemente l’Immigration and Customs Service non riusciva a credere che un palestinese potesse essere candidato a un premio. Emad mi ha chiesto aiuto. Io ho chiamato l’Academy che a sua volta ha mobilitato gli avvocati”, ha fatto sapere Moore sul sito di microblogging. Il caso è stato risolto nello spazio di qualche ora. Five Broken Cameras, il primo film palestinese candidato a un Oscar nella categoria dei documentari, racconta cinque anni di proteste contro gli espropri da parte di Israele delle terre dei palestinesi in Cisgiordania. E’ stato co-diretto dall’attivista israeliano Guy Davidi.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk