CANNES – Un giovane rampante, trovato un impiego presso una grande azienda, resta inebriato dal fascino del potere e del denaro, scoprendo sulla propria pelle il caro prezzo che si deve pagare per entrare davvero a far pare di quel mondo. Suona un po’ come la trama di Wall Street, e in effetti siamo da quelle parti, con Do-Nui Mat (L’Ivresse de L’Argent/ The Taste of Money) del coreano Im Sang-So, in concorso a Cannes. ‘Lust & Money’, insomma, in salsa coreana, con contorno di molto sesso e torbidi intrighi.
Ma, volendo fare paragoni con la nostra cultura, e visto anche che la pellicola alterna costantemente toni drammatici e altri decisamente più glamour e ridanciani, i paragoni potrebbero essere tantissimi: da Beautiful a Il segreto del mio successo, passando per Una donna in carriera. “In realtà – racconta in conferenza il regista – mi ispiro a Balzac e a Shakespeare. Non credo che tutti i film debbano essere come i miei, ma a me piace trattare temi di natura politica e sociale. E uno dei problemi principali della Corea è, appunto, l’ossessione che tutti hanno al momento per il denaro, che si tratti di ricchi o di poveri, di gente che ce l’ha, o di gente che non ce l’ha”.
Lui, ce lo ricordiamo per The Housemaid del 2010, altrettanto sopra le righe. E anche qui uno dei personaggi principali è una cameriera, che intreccia una relazione passionale con il capo dell’impresa, suscitando le ire di sua moglie, una specie di strega che ordirà una tremenda vendetta, portandosi anche a letto il giovanotto protagonista, in realtà innamorato di sua figlia. “Sì – dice il regista – certi personaggi tendono a tornare nei miei film, ma quello era un remake. Qui mi sono preso più libertà. Per me la storia si rifà al Macbeth. Se consideriamo il realismo l’opposto dell’espressionismo al cinema, allora io non ho niente a che fare con il cinema espressionista, nel film il giovanotto alle prese con il mondo dei ricchi ha il ruolo dell’osservatore esterno, che permette anche allo spettatore di capire qualcosa di quel mondo. Un mondo dove il denaro è facile e si fotte alla grande! Ora, però, non credo che questo film parli solo della Corea. Siamo di fronte a una crisi mondiale, che è dovuta al venir fuori, in maniera esplosiva, di forze che prima si trovavano nella parte nascosta della società. C’è gente che soffre e questo ha portato a conseguenze orribili, come l’attentato dell’11 settembre. La colonizzazione esiste ancora, anche se non si esplica più a livello territoriale, ma a livello economico. Sono solo un regista coreano – scherza poi – ma non sottovalutatemi. Presto attaccherò il mondo dei bianchi!”
Tra gli attori, spicca la bellissima Kim Hyo-jin, protagonista, con il partner di set Kim Kang-woo, di una rocambolesca scena di sesso in aereo. Hyo-jin è una vegetariana convinta e molto attenta ai diritti degli animali: “Abbiamo già ogni tipo di bene nella nostra società – dice l’attrice – non c’è bisogno di uccidere altri esseri viventi. Il mio personaggio non è buono come sembra, ma proprio il fatto di vivere nell’abbondanza le permette un’osservazione distaccata rispetto a quel mondo e alla sua famiglia”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk