INCASSI USA E ITALY Nella giornata di lunedì è doveroso dar conto degli incassi del fine settimana. Il Corriere della Sera segnala il successo di Don’t Worry Darling, il thriller fantasy di Olivia Wilde, che ha esordito al primo posto del box office americano, incassando 19,2 milioni di dollari. Alle piazze d’onore The Woman King e la riedizione di Avatar. Uscito contemporaneamente anche in Italia, da noi Don’t Worry Darling, con 965 mila euro incassati, si è dovuto accontentare del secondo posto, alle spalle di Avatar, che fra giovedì e domenica, ha rastrellato 1,6 milioni di euro, pur con un numero inferiore di copie in programmazione: 297 contro le 368 del film di Olivia Wilde.
IL CAUTO OTTIMISMO DI VIRZI’ Fra i risultati più significativi dell’iniziativa Cinema in Festa, quattro giorni con biglietto d’ingresso ai cinema dimezzato che hanno portato in sala oltre 1,1 milioni di spettatori, è stato il successo delle anteprime, svoltesi in molte città, di Siccità, il nuovo film di Paolo Virzì in uscita il 29 settembre, che ha fatto registrare ovunque il tutto esaurito. “I dati di affluenza al cinema sono in salita. Forse un po’ di speranza c’è”, commenta il regista nell’intervista di Fulvio Paloscia, pubblicata sull’edizione fiorentina de La Repubblica. Parlando del suo film, Virzì aggiunge: “Siccità non è un film disperato. L’atto stesso di raccontare è un gesto di speranza, perché cerchi di dare una forma, una logica ad un tempo delirante, impazzito, caotico”. La definizione di film distopico, applicata a Siccità, ha poi offerto a Virzì l’occasione per una riflessione sul linguaggio: “Distopia è una di quelle parole abusate oggi, come resilienza: lo dico ben sapendo che ogni epoca ha un suo vocabolario che diventa moda. Distopia è un termine che è giustissimo per questa era di Netflix: davanti ad un film come Miracolo a Milano di De Sica o L’ingorgo di Comencini nessuno si preoccupò di definirli distopici, seppure lo fossero. Da qui la mia ironia sull’abuso verbale”.
UN FESTIVAL SULLE COLONNE SONORE E’ annunciato dal 26 settembre al 2 ottobre lo svolgimento della prima edizione di Roma Film Music Festival, una manifestazione che intende celebrare l’importanza delle colonne sonore. “E’ meritorio che un festival renda finalmente omaggio alle musiche da film. Un’iniziativa che dimostra che se il cinema italiano si è affermato nel mondo lo deve alle colonne sonore: solo anche quando la musica è perfetta, il film può arrivare all’Oscar”. Parole di Franco Micalizzi, che riceverà il premio alla carriera nel corso della manifestazione, raccolte da Carlo Moretti su La Repubblica. E a proposito de Lo chiamavano Trinità, Micalizzi ricorda: “Terence Hill mi ha scritto che con la mia musica ho contribuito al successo del film per almeno il 70%”.
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep
Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi
Berlinguer al Quirinale. La rivincita di Clint. Elena Sofia Ricci e la tonaca: “ci sono cascata di nuovo”. Maria Antonietta vista da Natalia Aspesi. Argentero toglie il camice e indossa la divisa. Bisio e la terapia del sorriso
Claudia Gerini, Luca Argentero, Pupi Avati e Michael Sheen sono tra i protagonisti della rassegna di oggi