CINE ITALY ALLA FESTA DI ROMA Le pagine dei quotidiani di oggi dedicate alla Festa del Cinema di Roma privilegiano le produzioni nazionali. Su Il Mattino, Titta Fiore intervista Francesco Patierno sul suo film in concorso La cura. La pellicola è stata girata nel periodo più buio della pandemia e sulla nascita del progetto Patierno spiega che: “avevo cominciato a leggere La peste, due anni fa, ma non lo avevo finito. Quando il Covid ha cominciato a dilagare ci siamo detti con il produttore che quel momento andava registrato. Non amo gli istant movie, mi piacciono le narrazioni ambigue, sospese fra vero e falso, così ho ripreso in mano il romanzo. Sono rimasto scioccato dalle analogie con i nostri giorni e sono partito lancia in resta”. Su La Repubblica Angelo Carotenuto si occupa della lingua della serie Romulus, un protolatino frutto del lavoro di due latiniste. “Hanno inventato -scrive Carotenuto- un latino che non si studia nelle scuole, ma con una base scientifica. Si sono date un metodo comparativo tra lingue indo-europee cercando un carattere comune a strutture affini. Daniela Zanarini spiega che non è una lingua colloquiale, né la lingua aulica dei re, si tratta di un grosso compromesso, un lavoro di immaginazione sulla base di una filologia corretta. Gianfranca Privitera, sua compagna in questa fantasia colta e pop, racconta che il sapere andava usato e tacitato per costruire una lingua precedente a quella che conosciamo”.
PRODUZIONE IN CRESCITA, MA TUTTO BENE? Claudio Plazotta su Italia Oggi sta seguendo con precisione e puntualità cosa accade al MIA. Così oggi dà conto dei dati riferiti alla crescita degli investimenti nazionali nel settore audiovisivo. “La produzione in Italia di serie tv, film, intrattenimento, documentari ha un valore cumulato di circa 1,47 miliardi di euro nel 2021, con una crescita del 42% rispetto al 2017 e con un incremento annuo medio composto nel quadriennio considerato del 8,2%”. La crescita è stata in larga parte favorita dal sostegno del tax credit, ma il direttore della direzione generale cinema Nicola Borrelli, come riportato nello stesso articolo, lancia un ammonimento: “In questi giorni ho visto qui la MIA una serie di studi che mostrano come siano stati prodotti nel 2021 circa 300 titoli fra film e serie per cinema e tv. Noi al ministero, però, abbiamo ricevuto domande per crediti di imposta da parte di 920 titoli. C’è un’evidente sproporzione. Mi chiedo se le politiche pubbliche di sostegno al settore audiovisivo siano poi così efficienti. Magari non usiamo proprio benissimo le risorse. Capisco le opere prime, gli esordi, ecc. Ma diciamo, almeno 200 di quelle opere che accedono ai benefici chi le vede?”
LA TV ITALIANA FRA POLITICA E INDIETRO TUTTA Su Il Foglio, Andrea Minuz analizza i rapporti fra realtà e rappresentazione e sull’uso delle parole e delle modalità televisive da parte della politica. Così comporre la squadra di governo diventa un casting, perché Giorgia Meloni crea la giusta attesa e promette che sarà un’edizione diversa da tutte le altre. Tutto ciò, nonostante, come scrive Minuz: “Qualcosa in tv è cambiato per sempre. Tranne che le dirette di catastrofi, elezioni, matrimoni e funerali epocali, televisione e attualità siano sempre meno collegate l’una con l’altra. La tv italiana è una finestra spalancata sul passato. Non è più solo la vogue di una nostalgia sparsa ormai da trent’anni in tutti format, come il come eravamo dei vecchi programmi di Fazio, di quelli nuovi di Carlo Conti, delle arene Suzuki coi maschi boomer che si commuovono per Samantha Fox o di Techetecheté. Il passato è oggi l’unico richiamo significativo, la cifra, la forza, la forma prediletta dell’autarchia televisiva”.
BOLLYWOOD IN CRISI L’industria cinematografica indiana produce 1600 film all’anno, più che in qualsiasi altro paese, ma il sistema Bollywood, come avverte Maicol Mercuriali su Italia Oggi, è entrato in crisi. “Non attira più il pubblico come ai bei tempi e per le pellicole il fiasco è dietro l’angolo, con inevitabili contraccolpi economici che finiscono per affossare il sistema”. “Bollywood – prosegue l’articolo- sembra arrivato ad un punto di svolta, e la diffusione di internet, circa la metà della popolazione indiana ha ora accesso al web, consente lo sviluppo di servizi streaming, che contano 96 milioni di abbonati. E il costo di un abbonamento mensile a queste piattaforme equivale grosso modo a un singolo biglietto del cinema”.
Paola Cortellesi: "In nome di Giulia, basta. È fondamentale educare all'affettività", Paolo Sorrentino annuncia il nuovo film con Toni Servillo La grazia, Sean Penn contro l'Academy, Diana Karenne. La donna che visse sette volte, il nuovo romanzo di Melania Mazzucco
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep