ALLA FESTA È TEMPO DI STAR L’attenzione dei quotidiani sulla Festa del Cinema oggi è inevitabilmente concentrata sulla presenza a Roma di Russell Crowe intervistato da diverse testate. Su Il Fatto Quotidiano l’articolo di Federico Pontiggia, dà conto dell’istrionica performance dell’attore nel corso della quale ha detto: “Hollywood? Non ti rende un attore migliore” e “Quel che si vede in me ne Les Miserables fa schifo” e ancora “Per una battuta mi venderei”. Anche Il Mattino riferisce su Crowe con un articolo di Gloria Satta dando spazio ai suoi ricordi: “Ho cominciato come comparsa: a sei anni nei film in cui mia madre curava il catering, poi ho continuato senza mai studiare recitazione. Tutto quello che so l’ho imparato sul campo.” E ancora, come riferisce Giulia Bianconi su Il Tempo, rivolgendosi ai ragazzi Crowe gli ha esortati a “coltivare le vostre passioni, i vostri interessi, siate burattinai di voi stessi. In questo mestiere ci deve essere autocontrollo e una parte di ribellione. Il destino non viene a bussarti alle porte se stai seduto sul divano. Siete fortunati ad avere tanti sogni, quindi seguiteli”. A proposito di attori, Marco Giallini, protagonista de Il principe di Roma di Edoardo Falcone, si è dedicato a parlare soprattutto di Roma con toni apocalittici: “Che fine hanno fatto Roma e i romani? Per me non ci sono più”. Sono le affermazioni raccolte sempre su Il Tempo da Giulia Bianconi. Mentre a Fulvia Caprara su La Stampa, l’attore confessa: “Roma ormai è morta l’ha uccisa il nostro ego”.
LA RIVINCITA DEGLI ATTORI Due attori italiani, ottimi professionisti, che non hanno avuto finora l’opportunità di essere sfruttati dal cinema quanto avrebbero meritato, sono fra i protagonisti de la Festa del Cinema. Tommaso Ragno, appare in My soul summer di Fabio Mollo e Rapiniamo il duce di De Maria. Intervistato su La Stampa da Adriana Marmiroli, Ragno afferma: “Siamo creature precarie noi attori e il lockdown ha accresciuto in noi questa consapevolezza… Sono più di trent’anni che faccio questo lavoro, ho iniziato ventenne ed oggi ne ho 55, non sono un overnight sensation, il fenomeno di una notte. Mentre sull’edizione di Palermo de La Repubblica Ninni Bruschetta, il Duccio cocainomane di Boris, intervistata da Giada Lo Porto ricorda che: “Per strada i ragazzi mi gridavano smarmella tutto… per fare l’attore, altro che fisico bestiale, ci vuole un’energia enorme, la stessa che avevo a trent’anni però adesso mi diverto di più”.
MUSSOLINI A CINECITTA’ Diversi quotidiani danno oggi notizia del prossimo ciak della serie tratta dal romanzo di Antonio Scurati, vincitore del premio Strega, M. il figlio del secolo. A dirigere il lavoro sarà il britannico Joe Wright e la serie sarà girata negli studi di Cinecittà. “Amo il modo con cui Wright ha affrontato la politica nel film L’ora più buia- ha detto nell’articolo di Ilaria Ravarino su Il Messaggero, il produttore Lorenzo Mieli. E poi ha aggiunto: “Wright si è innamorato subito del materiale e dell’idea di lavorare su uno dei personaggi peggiori e più iconici della nostra storia”.
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep
Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi
Berlinguer al Quirinale. La rivincita di Clint. Elena Sofia Ricci e la tonaca: “ci sono cascata di nuovo”. Maria Antonietta vista da Natalia Aspesi. Argentero toglie il camice e indossa la divisa. Bisio e la terapia del sorriso
Claudia Gerini, Luca Argentero, Pupi Avati e Michael Sheen sono tra i protagonisti della rassegna di oggi