CARAVAGGIO FRA PRESLEY E PASOLINI
Sono i film italiani ad ottenere spazio e attenzione sulle pagine dei quotidiani dedicate alla Festa del Cinema. Ieri, su tutte le testate, con richiami in prima pagina su Il Mattino e Il Messaggero, la parte del leone è toccata a L’ombra di Caravaggio di Michele Placido. Su Il Corriere della Sera l’articolo di Valerio Cappelli riporta le parole del regista circa la scelta del protagonista. “Nell’ambiente del cinema mi chiedevano, ma perché prendi Riccardo Scamarcio come protagonista? E’ antipatico, ha certe prese di posizione… Ma perché, ho risposto, Caravaggio era simpatico?”. Su Il Giornale nel pezzo firmato da Pedro Armocida si sottolinea come nel film i modelli di riferimento per la costruzione di Caravaggio siano stati Pasolini ed Elvis Presley. Nell’articolo sono riportare le dichiarazioni di Scamarcio: “Ci sono punti di contatto tra me e Caravaggio. Io e lui siano due provinciali sbarcati a Roma perché mossi da una autentica passione. Ma l’ispirazione vera me l’ha data Michele Placido. Aveva negli occhi una febbre, un’energia che mi ha trasmesso. Così ho iniziato a vedere Caravaggio un po’ come Elvis Presley, un ragazzo di provincia a cui ho cercato di dare questa febbre che anch’io ho quando mi infervoro”. Nello stesso articolo è invece Placido a sottolineare il parallelismo con Pier Paolo Pasolini, un artista che, come Caravaggio, frequentava il bel mondo, ma era a proprio agio anche fra gli ultimi.
L’ESORDIO DA ATTRICE DI CASADILEGO
La Repubblica, con un articolo di Arianna Finos, si occupa di My soul summer di Fabio Mollo, con protagonista Casadilego per sottolineare le somiglianze fra la musicista/attrice, alla sua prima prova davanti alla cinepresa, e il personaggio interpretato. Dice Casadilego: “Anita sa di essere diversa, ma non sa ancora bene chi è. Non è estroversa e disinvolta con le coetanee, né interessata alle cose che fanno. Con gli altri si sente a disagio, distante, altrove. L’unico momento in cui si sente veramente presente è quando si siede al pianoforte. Anche il mio rapporto con il pianoforte, per un lungo periodo, è stato molto, molto chiuso. Nonostante lo amassi incredibilmente e mi proteggesse. La realtà era che c’era molto di più al di là di quello”.
INDAGINE SUI CONSUMI CULTURALI
Su Leggo è Valeria Arnaldi a dare conto dell’indagine sui consumi culturali degli italiani dopo il Covid, presentata al Forum di Impresa Cultura Italia-Confcommercio realizzata con Swg. “A settembre – si legge – appena il 17% degli italiani ha acquistato biglietti per mostre, musei, siti archeologici e cinema. L’11% ha optato per i concerti – la spesa media pro capite è salita di oltre 22 euro rispetto al settembre 2021 – l’8% per spettacoli all’aperto, il 6% per il teatro… Tra i giovani quasi la metà dei consumi è concentrata sulle piattaforme a pagamento. E a settembre è cresciuta del 23% rispetto allo stesso periodo 2021. Tra piccolo e grande schermo il legame è evidente. I numeri pre-pandemia per il cinema sembrano difficili da recuperare. L’abitudine a vedere i film sulle piattaforme, consolidatasi, con il lockdown, sembra ben salda.
I DIRITTI DEL MERCATO WEB
Nell’ambito della Festa del Cinema, come segnalato su Il Messaggero, promosso da Nuovo Imaie, si è svolto un confronto tra produttori, autori e attori. A nome dell’associazione, il presidente Andrea Miccichè ha sollecitato un accordo per il riconoscimento economico a registi, sceneggiatori ed interpreti sugli incassi e sulla rivendita dei diritti sul web, come già avviene per le altre forme di consumo e sfruttamento.
MARINELLI SARA’ BENITO MUSSOLINI
Dopo l’annuncio che il romanzo di Antonio Scurati M-Il figlio del secolo, è prossimo a diventare una serie, che sarà realizzata negli studi di Cinecittà con la regia di Joe Wright, si è aggiunta la notizia che, per interpretare il duce, è stato scelto Luca Marinelli.
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Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
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