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20 OTTOBRE Spielberg racconta se stesso adolescente e i sedicenni romani si confrontano con gli anni di piombo


SPIELBERG RACCONTA SE STESSO Sono sempre i grandi nomi a fare notizia. Oggi la Festa del Cinema conquista spazio nelle prime pagine dei giornali grazie a Steven Spielberg. E’ Il Messaggero a dedicare un occhiello alla presentazione del nuovo film del regista americano: The Fabelmans. All’interno, nel servizio di Gloria Satta, Spielberg racconta: “The Fabelmans rispecchia la mia autobiografia, è il film più personale che abbia mai girato. Ma questo non comporta il mio addio al cinema: non ho nessuna voglia di andare in pensione”. E poi ancora: “ho attinto ai ricordi più intimi e scelto gli attori capaci di ricordarmi le persone che mi hanno dato la vita e cresciuto permettendomi di inseguire i miei sogni”.

LA RESISTENZA SENZA RETORICA Sempre alla Festa del Cinema di Roma è stato presentato ieri il secondo film italiano in concorso I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro, protagonisti un gruppo di partigiani impegnati a combattere fra i monti della Marsica. Intervistato da Lucrezia Ercolani su Il Manifesto a proposito della Resistenza, il regista afferma: “Quell’esperienza è diventata un fondale di cartapesta perché non viene più attualizzata nelle forme del vivere. Quel tipo di resistenza o di forza vitale che cerca di resistere a delle spinte nichilistiche e distruttive, si riattiva solo quando incontra la necessità del passo, dell’azione, dell’esistere. Siamo dove siamo perché si è andati nell’altra direzione. Tutti usano le stesse parole, ogni colore politico può affermare, come dice Giorgio Caproni e come riporto nel film, di combattere per la libertà. Allora c’è un problema: bisogna vedere quella libertà che tipo di forza produce, se è mortifera o se è gioia di vivere”.

GLI ANNI DI PIOMBO RACCONTATI DAI SEDICENNI Si intitola Divergenza parallele ed è un film realizzato dai due allievi dell’Istituto Roberto Rossellini con l’aiuto del docente Massimo Franchi che ha trovato spazio alla Festa di Roma. Matteo Leonardi e Camilla Giuliani sono andati in giro per Roma filmando le lapidi dove si ricordano eventi tragici degli anni di piombo e poi intervistando sui quei fatti i coetanei. Racconta il film e la sua lavorazione sulle pagine romane de La Repubblica Angelo Carotenuto, che scrive: “il film illustra quindici anni della vita di Roma raccontati da chi passa davanti alla stele di Giorgiana Masi senza conoscere la sua storia e quella di una generazione che ha subito, come dice l’ex-sindaco Walter Veltroni, un furto di tempo, dell’allegria e della speranza”.

RIFLESSIONI SULLA FESTA DI ROMA Un primo commento sulla kermesse capitolina lo traccia su Il Foglio Mariarosa Mancuso: “La Festa di Roma ha annunciato con orgoglio il ritorno del concorso con tanti premi, non soltanto il riconoscimento assegnato dal pubblico. Però i film in gara hanno pochissimo spazio sulle pagine degli spettacoli. A parte Raymond & Ray di Rodrigo Garcia (figlio di Gabriel Garcia Marquez) che va in streaming su Apple+ dopodomani, non sono titoli adatti a generare incassi. Oggi la prima e costante preoccupazione. Ma se le sale sono piene il cinema prospera anche senza premi. Neanche la Palma d’oro a Cannes genera soldi, figuriamoci la Lupa d’oro”.

BILANCI TELEVISIVI Si occupa invece di televisioni Claudio Plazzotta su Italia Oggi con due distinti articoli. Nel primo dà conto della fuga dalle tv generaliste registrata nel mese di settembre rispetto l’analogo periodo pre covid del 2019. Si è passati da 22,5 milioni di spettatori a 18,6, con un decremento del 17,2% e con perdite in particolare per la Rai, superata nel totale degli ascolti dai canali Mediaset, e un calo quanto mai preoccupante per Rai Due. Il secondo articolo segnala la crescita di Netflix, che a livello planetario ha fatto registrare 2,41 milioni di sottoscrittori in più nell’ultimo trimestre con una crescita dei ricavi del 6%. L’annuncio che presto Netflix proporrà abbonamenti con inserti pubblicitari riducendone il prezzo, provocherà, secondo il giornalista, una consistente caduta dei ricavi pubblicitari delle tv generaliste.

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20 Ottobre 2022

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