IL CINEMA COME STRUMENTO PER NON DIMENTICARE “Si usa dire, a ragione, fortunato il paese che non ha bisogno di eroi. Io aggiungo sfortunato il paese che dimentica i suoi eroi”. Sono le parole pronunciate da Walter Veltroni alla Festa del Cinema di Roma, in occasione della presentazione del suo documentario Ora tocca a noi. Storia di Pio La Torre, prodotto da Minerva Pictures con Rai e Luce Cinecittà. “Si assiste ad una gigantesca rimozione della memoria – prosegue Veltroni nell’articolo di Stefania Ulivi su Il Corriere della Sera – e stiamo cancellando le cose migliori della nostra storia e Pio La Torre fa parte di queste cose migliori”. E a proposito della sua attività di cineasta, Veltroni aggiunge: “Un filo rosso unisce i miei doc: Berlinguer, Luca Flores, Sami Modiano, ma anche Paolo Rossi. Punto lo sguardo su queste vite interrotte ma animate da un’ispirazione civile, artistica, sportiva per strappare filamenti di Dna che siano utili anche oggi”.
QUANDO I GENITORI DIVENTANO BRANCO E’ di straordinaria attualità il film di Stefano Cipani Educazione fisica, trasposizione della pièce teatrale La palestra di Giorgio Scianna, inserito in extremis nel cartellone della Festa del Cinema. Protagonisti un gruppo di genitori convocati dalla preside della scuola dei loro figli in seguito ad un episodio di violenza. “Un film – come scrive su Il Tempo Giulia Bianconi – che parla di responsabilità da assumersi e correttezza sociale, che denuncia l’atteggiamento da branco dei genitori iperprotettivi e che prova ad aprire una discussione. L’articolo riporta anche le dichiarazioni di Sergio Rubini, uno degli interpreti di Educazione fisica: “Il film ci fa porre delle domande, perché è uno spaccato della nostra società in cui le istituzioni hanno perso credibilità e ci mostra che il nostro male italiano è il familismo. Nel tentativo di proteggere i figli, questi genitori vogliono proteggere loro stessi”.
UNA FESTA CON TROPPI FILM? Torna ad esprimersi sulla Festa del Cinema Mariarosa Mancuso su Il Foglio: “Troppi titoli, bisognerebbe scegliere i meritevoli, l’ammucchiata non giova se non ai buoni rapporti con registi e produttori. Non erano tutti meritevoli neanche gli americani: Amsterdam di David O. Russel poteva andare direttamente in sala il prossimo giovedì, ha un gran cast e poco altro da sfoggiare. I titoli in concorso per la Lupa d’oro – la novità di quest’anno – sono presentati alla stampa nella penitenziale sala Gianni Borgna (l’assessore che inventò l’estate romana, tanto imitata che ora ogni cittadina ha il suo festival letterario o cinematografico).
LA LOTTA DI CLASSE NON E’ FINITA Approfittando della proiezione alla Festa del Cinema di Triangle of Sadness di Ruben Ostlund, già premiato con il Leone d’oro a Cannes, Federico Pontiggia su Il Fatto Quotidiano ha intervistato il regista norvegese. Alla domanda: il film inquadra la lotta di classe: c’è ancora? Ostlund risponde: “Le classi sì, la lotta… Quando i netturbini hanno scioperato per sei giorni di fila, New York è finita in ginocchio; quando le banche irlandesi hanno scioperato per sei mesi non è successo assolutamente nulla. Se la classe operaria si ribellasse potrebbe ancora creare il caos, ma oggi è troppo divisa, incapace di fare fronte comune”.
BORIS 4 Arriva mercoledì 26 ottobre su Disney+ la serie più popolare e virale del nostro paese: Boris. Lo ricorda su Il Messaggero l’articolo di Ilaria Ravarino che riporta le dichiarazioni di Fabrizio Salini che nel 2007, da direttore dei canali Fox, su Sky diede il via libera al progetto: “La forza di Boris è sempre stata nella scrittura, una comicità erede della grande commedia italiana ma venata di un gusto british per la battuta, capace di mettere allo specchio oggi come ieri l’industria televisiva italiana”. Curioso, come si ricorda nell’articolo, che il vero successo di Boris arrivò con il passaparola sul web, e forse anche con la pirateria, perché cominciò a parlarne anche chi non aveva un abbonamento a Sky.
Paola Cortellesi: "In nome di Giulia, basta. È fondamentale educare all'affettività", Paolo Sorrentino annuncia il nuovo film con Toni Servillo La grazia, Sean Penn contro l'Academy, Diana Karenne. La donna che visse sette volte, il nuovo romanzo di Melania Mazzucco
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep